Posts written by Walter 65

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    Mi permetto di dire anche io la mia. Premetto che diffido di marchi qui citati, tipo Pioneer o Technics, che, a mio modesto avviso, sono validi costruttori di elettroniche ma mediocri costruttori di casse, che mi sembrano costruite con il concetto industriale della produzione di serie. Come hanno detto altri ben prima di me le casse vanno sentite collegate al proprio impianto nel locale di ascolto. Scusa se dico una banalità e capisco che una coppia di casse usate vada alla fine acquistata come "vista e piaciuta". Ho avuto la fortuna di trovare delle casse JBL a pochi euro in un mercatino perchè i woofer avevano la sospensione distrutta. Cambiato l'anello in gomma ecco che le casse hanno un buon suono. Ma a dire il vero la prima cosa che ho fatto, anche se di marchio noto e blasonato, è stata di picchiare con le nocche sul mobile, in quanto ho potuto constatare che diverse casse in realtà sono costruite con materiale ligneo non troppo spesso, che porta lo stesso a "suonare" con gli altoparlanti. Il mobile deve essere afono, delimitare lo spazio interno possibilmente senza vibrare durante il funzionamento. Chiedo scusa per questa rassegna di ovvietà, ma dire che una cassa suona bene solo vedendo la foto o guardando un grafico di risposta in frequenza penso che sia un azzardo. Un altro esempio: ho trovato sempre in un angolo di un mercatino, una coppia di Leak Sandwich 200, casse inglesi con un insolito mid-woofer che ha il cono realizzato appunto da un sandwich alluminio-schiuma polistirolo-alluminio. Tecnologia ormai cinquantenne ma ti assicuro che il mobile è solido come una roccia e la potenza di funzionamento, a dire il vero bassa, 18W, consente al mio vecchio Philips RH591, anche lui da mercatino usato, di generare abbastanza chiasso da farmi cacciare di casa.
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    Secondo me dovresti per prima cosa ruotare o il trasformatore di alimentazione o i trasformatori d'uscita di 90° per evitare che si accoppino i flussi.
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    Se vuoi comunque provare un millivoltmetro ad alta impedenza, con una banda passante che è di 1 MHz (+- 2 dB), e non ti fai problemi ad usare valvole, puoi cercare nel mercato del surplus un Heathkit IM-38.
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    Per logica, la corretta numerazione della resistenza tra piedino 3 e massa è R258
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    Ciao. Guarda sulla parte di schema che hai pubblicato, una è collegata al piedino 3 e l'altra al piedino 7. Una in parallelo a C257 e l'altra in serie a C256
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    Ci sono due resistenze segnate come R256 sullo schema, ed in effetti una è da 100 K.
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    Di questa simpatica radiolina è curioso il cambio gamma go-po. Si deve ulteriormente girare la manopola di sintonia quando l'indice è arrivato a fondo corsa. Se per caso qualcuno volesse riprodurre le manopole... Bene, ne avrei bisogno due anche io....
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    Dipende molto anche dalla marca delle valvole. Alcune volte non riuscivo a neutralizzare lo stadio finale, in fase di sostituzione delle valvole, salvo sostituirle con altre. Le radio, mi pare, avessero delle Toshiba come equipaggiamento di serie dalla casa. Ricordo problemi con delle RCA a causa della diversa capacità tra gli elettrodi, che, se era ininfluente in uno stadio finale di riga di un TVC, in radiofrequenza dava problemi.
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    Con queste dimensioni potrebbe essere inserito direttamente in un generatore, tipo il classico 412, per avere una lettura precisa. magari potrebbe sembrare un sacrilegio ma lo vedo bene fissato sotto la manopola di sintonia, in modo di poterlo leggere per trasparenza. :rolleyes:
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    Ciao. Complimenti, Stefano. Personalmente ci vedrei bene aggiunto un oscillatore per provare i quarzi.
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    Se vuoi puoi usare anche il piccolo NE602 o 612. Avevo fatto un up converter che usava come oscillatore locale un economico quarzo da 4 MHz. Funzionava molto bene con una manciata di componenti.
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    Questa persona deve soffrire di una forma di masochismo perché ha pubblicato lo stesso annuncio su un gruppo di appassionati di radio d'epoca su Facebook questa mattina.
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    Ciao. Che io sappia non c'è una vera e propria commutazione. Tu imposti la corrente massima che deve circolare ed il dispositivo varierà la tensione per mantenere, o meglio non superare, il valore di corrente impostato. In altre parole regoli per impostare la protezione, per esempio, a 100 mA, ed una volta applicato il carico anche aumentando la tensione, sopra un certo valore della stessa non sarà più possibile aumentarla perchè il circuito si limiterà e la corrente non supererà mai il valore di 100 mA. Credo che questo sia il modo di intendere corrente costante.
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    Vista la strana configurazione circuitale, non ostante le valvole abbastanza moderne, potrebbe avere il flankendetektor...
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    Ciao. Io uso Foxit Reader.
1158 replies since 10/7/2016
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