Restauro di una valvola con schermatura dipinta

una ricetta "autarchica" a basso cotso

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    UV
    cipollacipollacipolla

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    L'argomento è già stato trattao sia nel forum (qui: https://elettronialtramonto.forumfree.it/?t=74821425) che fuori (ad esempio qui: https://www.leradiodisophie.it/lobellari-v...ri-valvole.html), ma voglio provare a dire la mia. Il restauro si limita ovviamente al lato estetico ed alla parte funzionale della schermatura; se la valvola è defunta (interruzione del filamento, esaurimento del catodo, perdita di vuoto) c'è poco da fare..

    Una delle ultime radio acquisite è arrivata in stato alquanto disastrato. Oltre alla ruggine ed ai tarli, anche le valvole, tutte presenti, avevano patito i decenni di abbandono in ambiente poco salubre. Quelle con la schermatura dipinta si presentavano in queste condizioni:
    IMG_20210512_225130
    vernice scrostata che viene via a pezzi solo a guardarla, logo a malapena visibile.

    La prima cosa che ho fatto è stata prendere le misure sommarie del logo (in questo caso circa 20mm) e cercare online delle foto della stessa valvola in buone condizioni, come riferimento del colore originale e del logo. Ad esmepio ho trovato questa:
    IMG_20210512_232207

    Fatto ciò ho finito di togliere le parti di vernice non solidali, e pulito bene il vetro esposto prima con un pannetto appena inumidito, poi con acetone. Bisogna in questa fase verificare due cose: con un tester controllare che ci sia continuità tra il pin di massa e l'anello metallico tra la valvola ed il bicchierino, e tra questo e la vernice residua (grattandone delicatamente un angolino per esporre la parte metallizzata). Se la vernice originale si è sfaldata fino all'anello, dovremo andare a ripristinarla fin lì, altrimenti la schermatura rimane flottante ed è peggio che non averla. La seconda cosa da verificare è se la valvola è ben solidale al bicchierino. Se non lo fosse, dovremo fissarla in qualche modo: qui non invento nulla di nuovo, il metodo a base di epossidica bicomponente "allungata" con acetone puro, suggerito nella discussione indicata in cima, funziona benissimo. Tuttavia la colla è isolante, quindi non andrà applicata su tutta la circonferenza, ma andranno lasciati 2-3 punti liberi da usare per fare "ponte" con la vernice condittiva che andremo ad applicare in seguito.

    A questo punto possiamo iniziare a ripristinare la schermatura. Il pregio della soluzione che propongo è che costa pochissimo ed i materiali sono di semplice reperibilità: serve della grafite in polvere, acquistabile per pochi euro da qualsiasi ferramenta, e del colore acrilico ad acqua; il colore è indifferente, la mia scelta è caduta su un banale bianco. Esistono vernici conduttive apposite, sia a base di grafite che di rame o argento, ma sono sicuramente più care e decisamente più difficili da reperire.

    Dopo un po' di sperimentazione, sono giunto a determinare che il dosaggio di polvere e colore che mi garantisce il risultato migliore è di circa 3 parti di grafite e 2 parti di colore. Vanno mescolati accuratamente per sciogliere tutti i grumi, eventualmente aggiungendo poche goccie di acqua.
    IMG_20210512_231143_0IMG_20210512_231405

    L'impasto risulta molto denso ed un po' granuloso, ma si riesce a stendere abbastanza bene. Come per molte vernici conviene dare più mani sottili rispetto a poche spesse. Tra l'una e l'altra ho carteggiato molto delicatamente con una cartavetro a grana media (avevo a mano un 240), senza fare pressione. In questo modo si tolgono i grumi superficiali e rimane a vista la grafite metallica.
    IMG_20210512_232045IMG_20210513_085025
    Suggerisco anche, almeno dopo la prima mano e a vernice secca e carteggiata, di verificare la resistenza tra il piedino di massa e la schermatura, che sarà inizialmente di alcuni kohm ed andrà a diminuire dopo ogni mano.

    Io mi sono limitato a 3 mani, per poi darne due di colore. Anche qui la scelta è ricaduta sugli acrilici ad acqua, per mia preferenza personale: basso costo, essendo miscibili con pochi colori è possibile replicare quasi qualsiasi sfumatura, e con mano un po' ferma si può lavorare senza necessità di schermare con il nastro di carta. Non ultimo, permettono di utilizzare la tecnica di simil-decalcomanie di cui dirò tra poco.

    Per ricreare il logo, ho utilizzato un software di grafica vettoriale (suggerisco Inkscape, che è open source e disponibile per i principali sistemi operativi), in realtà si può usare quello che si vuole. La grafica vettoriale ha il vantaggio che il logo realizzato si può poi scalare alla dimensione voluta senza perdita di dettaglio. Basandomi sulle foto reperite e sul poco che era visibile dall'originale, ho ricreato il logo, che va poi stampato rispecchiato su normale carta bianca con una stampante laser
    IMG_20210514_135615

    Quando applichiamo l'ultima mano di colore sulla valvola, ne applichiamo un po' anche sul logo, dal lato della scritta, poi lo applichiamo sulla vernice ancora fresca facendo modo che aderisca bene su tutta la superficie:
    IMG_20210515_143634

    Quando il colore è ben secco (conviene aspettare diverse ore per sicurezza) si può passare alla fase più delicata: occorre bagnare con poca acqua la carta, poi sfregarla delicatamente e senza grattare. La carta a poco a poco si macera e viene via a grumetti, lasciando solo la parte stampata che nel frattempo si è trasferita sulla vernice. Se la carta si secca, potete bagnarla nuovamente. Non bisogna grattare assolutamente, e se la vernice comincia a rovinarsi sospendere tutto, aspettare che asciughi e riprendere; per esperienza posso dire che i colori metallizzati sono molto più delicati di quelli normali, e richiedono più attenzione. Suggerisco di fare magari qualche prova prima su un vasetto di vetro, dando un fondo di un paio di mani di acrilico (non è necessario dare la vernice conduttiva). E' possibile che in qualche punto il logo si rovini un po', si può ritoccare con un pennarellino nero a punta fine.

    Se tutto va bene il risulltato è questo:
    IMG_20210515_215414
     
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    Già che ci sono, condivido i file vettoriali dei loghi che ho realizzato fin'ora:

    WE32 Philips (serie dorata)
    WE33 Telefunken (serie grigia, quella mostrata nel tutorial)
     
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    Grazie Wiselynx, un tutorial molto chiaro. Il rifacimento della schermatura della valvola, oltre ad essere fondamentale per il corretto funzionamento della radio, ristabilisce anche un' ottima estetica e l'identificazione della valvola. Complimenti, veramente uno studio ben fatto!
     
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    Alla fine del trattamento che resistenza misuri tra la vernice ed il pin di massa ?
     
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    sembrerebbe che sia un po' sotto i 10kohm, è un po' difficile misurarla perchè la finitura non è conduttiva.. dovrei provare a grattarne via un punto per arrivare alla parte conduttiva
     
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    Nooo era solo curiosità
     
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    Beh, curiosità anche mia in realtà.. e ridare un ritocchino di vernice non è poi questo gran chè. Per la scienza!
     
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    Ho grattato un pezzettino in cima alla WE33 oggetto del tutorial, vicino al bordo superiore, e misuro circa 7.5kohm rispetto al piedino di massa. Spero non siano troppi da pregiudicare il funzionamento della schermatura.. in caso in futuro potrei sperimentare con polvere di rame invece che di grafite, è un po' più difficile da trovare ma dovrebbe dare una migliore conduttività.
     
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    Dovrebbe essere sufficiente.
    Comunque il miglior test è la radio, se la schermatura fa il suo dovere, si sente.
     
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