Posts written by appunti2

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    Buona sera a tutti.
    A seguito della spiegazione che gentilmente ha scritto Francesco (Nativo Analogico), ho aggiornato la documentazione con queste informazioni. Non so cosa avrei fatto se ne avessi avuto la consapevolezza, prima di aggiungere il condensatore variabile ausiliario; però, ora non mi azzarderei a rimaneggiare la radio. Quindi, sono contento così, e la prossima volta spero di avere meno «paura» ad affrontare un problema del genere.

    Siccome eliminerò la bozza di video che vi ho condiviso precedentemente, ho modificato il post in cui appariva il link e ho messo invece il link al video finale (se può servire).

    Nella documentazione scritta ho riutilizzato il disegno che ha fatto Francesco (pagina 31), perché è chiarissimo. Questo link è provvisorio: https://drive.google.com/file/d/1saegv8t7z...?usp=drive_link
    Ma i file di questa e altre esperienze sono comunque accessibili da questo link stabile: https://sites.google.com/view/daniele-giacomini/dgpn.

    Mi dispiace di non aver saputo gestire meglio questa radio. Conto; spero di migliorare nel corso delle mie esperienze.

    Grazie a tutti, in particolare a Francesco, per la pazienza e l'attenzione. Presto avrò ancora bisogno di voi. :-)
    Cordialmente,
    Daniele
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    Buon giorno.
    Grazie Francesco.
    Grazie!

    Buone cose,
    Daniele
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    Buon giorno.
    Grazie Francesco per la tua disponibilità.

    Ricordo di aver fatto tentativi diversi, nell'arco di più giorni (ma non ricordo i dettagli di questa prima fase).
    Ho verificato prima le cose più ovvie, in particolare le lame esterne e la presenza di impurità (utilizzo sempre una lampada con lente). Tardivamente (e mi rammarico di non averlo fatto subito), ho anche messo il condensatore variable (assieme al sintonizzatore FM) in lavastoviglie.
    Mi aspettavo che si trattasse di filamenti metallici (metal whiskers), ma la pulizia non dava risultati e ho notato che le lame del rotore non erano centrate, ma erano spinte completamente verso la parte frontale (toccando quindi quelle dello statore).
    Da quel punto ho cercato di spostarle indietro (intendo tutto l'asse del rotore), ma la regolazione è posteriore e consente solo di spingere il rotore verso la parte frontale, ma non di farla arretrare.
    Con la regolazione allentata riuscivo a togliere il cortocircuito, temporaneamente, spingendo indietro il rotore con le dita, quindi sapevo (o ritenevo di sapere) che il problema fosse lì.
    Ho tentato di far arretrare stabilmente le lame in qualche modo, sicuramente sbagliato, che non ha portato a risultati utili.
    A quel punto, nella mia mente c'era la convinzione che quello fosse il destino dei condensatori variabili degli anni '50, con le lame molto ravvicinate e non progettati per essere regolati successivamente.
    Solo a fine restauro/riparazione, mi è venuto il dubbio che forse quei condensatori variabili avessero un modo per spingere indietro le lame del rotore, che però io ignoro completamente.
    Quindi, pur consapevole della pessima figura che avrei fatto, ho ritenuto che fosse più utile chiedere il vostro aiuto, se non altro per non ripetere gli stessi errori in futuro.

    Grazie dell'attenzione.
    Buone cose,
    Daniele
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    Buona sera.
    Tutte le modifiche che ho fatto io sono reversibili (non ho aggiunto fori nello chassis) e mi sono premurato di documentare tutto, anche ciò che considero un fallimento (il fatto di non aver potuto far funzionare correttamente il condensatore variabile originale), anche per una eventuale revisione futura.

    D'altro canto, se ricevo critiche specifiche e suggerimenti per fare meglio, posso considerarli. Ed è questo il motivo per cui ho presentato qui la bozza del video. Pensavo che, se ci fosse stato qualcosa che avrei dovuto fare con quel condensatore variabile, ma non l'ho fatto (per ignoranza o inesperienza), forse avrei potuto/dovuto aggiungerlo alle informazioni del video.

    Grazie, come sempre, per tutta l'attenzione che ricevo dalla lista.
    Buone cose,
    Daniele
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    Gentilissimi,
    il restauro (la riparazione) della radio sarebbe terminato, e non prevedo di fare ulteriori revisioni.
    All'inizio di questo lavoro non sono riuscito a risolvere un problema con il condensatore variablile originale e ho trovato una soluzione alternativa che funziona e mi soddisfa, anche se sicuramente criticabile.
    Se qualcuno ha voglia di guardare la bozza del video, vorrei sapere se secondo loro avrei potuto salvare il condensatore variabile originale, in un modo che magari non riesco a immaginare.
    Questa parte che mi interessa inizia circa dopo 5 minuti dall'inizio del video.
    Questo link dovrebbe condurre direttamente al punto giusto: [omissis]

    Grazie dell'attenzione.
    Cordialmente
    Daniele

    PS: il video è stato completato con la spiegazione di come, forse, avrebbe potuto essere salvato il condensatore originale. https://youtu.be/SEGog62Oxt8

    Edited by appunti2 - 4/24/2024, 07:29 PM
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    Devo correggere quanto ho scritto nel punto 3: l'oscillazione ha un ciclo da circa 1 microsecondo e corrisponde a circa 1 MHz, anche facendo un paragone con la stessa frequenza prodotta da un generatore di segnale (o generatore di funzioni).

    Grazie della vostra attenzione.
    Buone cose,
    Daniele

    Forse ho capito: è l'oscillatore locale per le AM. Mi ero fatto una registrazione video e osservo che la frequenza cambia quando passo alle onde lunghe.

    Quindi, è possibile che la EC92 sia usata anche come oscillatore locale per le AM? Questo spiegherebbe forse perché manca una classica valvola oscillatrice/miscelatrice.

    Attendo i vostri commenti.
    Grazie sempre per la vostra attenzione.

    Buone cose,
    Daniele

    PS: in effetti, quando il tasto UKW (FM) non è inserito, i contatti 12/5 e 12/4 sono uniti, mettendo la griglia della EC92 in collegamento con la bobina 1, che fa parte dell'oscillatore locale AM.
    ok :-)
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    Grazie!!!! :-)
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    Grundig 2030 W/3D

    Buon giorno.
    Mi sono avventurato nel restauro di una radio Grundig 2030 W/3D che avrei terminato. Nel riordinare gli appunti che mi sono fatto, trovo però cose che non ho compreso e che, con il vostro aiuto mi piacerebbe invece capire (o capire meglio). Ho quindi una serie di domande, alle quali mi piacerebbe riuscire a dare una risposta, ammesso che ci sia.

    1) Non comprendo l'ultima regolazione della prima tabella che appare nel Grundig Reparaturhelfer, che intendo allegare a questo messaggio. Ho fatto senza, ma mi piacerebbe sapere di cosa si tratta.

    2) Nella terza tabella, seconda riga, mi pare che si faccia riferimento all'allineamento del discriminatore FM. Mi è sembrato di capire che sia proposto di cercare semplicemente il punto in cui si ha la tensione minima sull'elettrolitico (del discriminatore). Ho provato a fare così, e ho ottenuto un risultato pessimo, per cui ho poi rifatto questa procedura, ma nel modo consueto (collegando due resistenze per trovare la tensione media e confrontarla con la tensione della bobina in uscita dalla frequenza intermedia (scusate la descrizione non corretta, ma spero di esseri fatto capire). Secondo voi, ho capito male ciò che chiede il Reparaturhelfer?

    3) Quando la radio è accesa, ma nessuna banda (e nessun input esterno) è selezionata, oppure se è selezionata una banda in AM, anche togliendo le due valvole EF89, ma lasciando la EC92, nell'area del sistema di switch, che accoglie le bobine di radio frequenza, passando sopra la sonda dell'oscilloscopio senza toccare niente si intercetta una oscillazione che io calcolo essere di circa 666 kHz, ampia anche 20 mV picco picco. Purtroppo posso vederla solo con un'oscilloscopio analogico, quindi ho dovuto calcolare la frequenza, notando che un ciclo dura circa 1,5 microsecondi (la calibrazione dello strumento non è affidabile). Secondo voi, è una cosa normale che la EC92 oscilli quando non è presa in causa? Ma mi sembra strano che lo faccia a una frequenza che potrebbe essere quella della media frequenza AM (a causa della calibrazione errata dell'oscilloscopio, potrebbe benissimo essere la media frequenza delle AM). Dimenticavo: se si seleziona FM (o gli ingressi audio ausiliari), questa oscillazione sparisce.
    La radio funziona bene ugualmente, ma la cosa mi ha incuriosito.

    Per ora è tutto, ma può darsi che mi venga in mente altro in seguito.

    Grazie a tutti per l'attenzione, la pazienza e per l'aiuto che offrite.
    Buone cose,
    Daniele

    grundig-2030w-3d
    grundig-2030w-3d-am-fm-receiver-reparaturhelfer
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    Buon giorno.
    Avrei altre cose che vorrei chiedere in merito al restauro della radio Grundig 2030W/3D, da cui è nato questo thread.
    Però, prima di aprirne un altro, vorrei sapere se invece la politica del forum preferirebbe convertire il thread vecchio.
    Attendo quindi eventuale conferma.

    Grazie, sempre, per la vostra attenzione.
    Buone cose,
    Daniele
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    Grazie a tutti!

    Buone cose,
    Daniele
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    Buon giorno Francesco e grazie per la risposta.

    Temo che non possa essere una superficie stagnata, perché, per quanto facile sia stato, ho comunque dovuto grattare la superficie, applicare del flussante e usare un saldatore da 300W. Diversamente il nuovo stagno non si attaccava.

    Grazie!
    Buone cose.
    Daniele
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    Buon giorno.
    Mi sono imbattuto in una radio Grundig 2030W/3D, con uno chassis dipinto di un giallo dorato, sotto il quale si vede un metallo brillante (quasi a specchio) simile a quello di una lamiera di alluminio o di zinco, sul quale però è possibile saldare a stagno.
    Non è zinco puro, altrimenti sarebbe troppo duttile, e mi piacerebbe sapere di che lega si tratta, ammesso che qualcuno lo sappia.
    Ho cercato informazioni in rete, ma non ne ho trovate al riguardo. Ho visto però foto di chassis di radio tedesche con la stessa apparenza (anche senza essere stati dipinti come in questo caso), come nel caso della Graetz Comedia 4R/216, visibile in questa discussione: https://elettronialtramonto.forumfree.it/?t=76812752

    Grazie a tutti dell'attenzione.
    Buone cose,
    Daniele
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    Buon pomeriggio.
    Il progetto è terminato (spero) e la documentazione è disponibile presso https://sites.google.com/view/daniele-giacomini/dgpn (il file si chiama dgpn-070-radio-#017-vittorio-gardellini-treviso-ech4-ef9-ebc3-el3-az1-early-1950s.pdf).
    Volendo c'è un video, ma molto lungo e temo noioso:


    Ringrazio nuovamente per tutta l'attenzione che mi avete dedicato e per i preziosi suggerimenti.

    Grazie!

    Buone cose,
    Daniele
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    Buon pomeriggio.
    Sono grato per gli interventi di Francesco e di bert53, che mi hanno incoraggiato e messo sulla strada giusta.

    Avevo fatto un grosso errore con le medie frequenze, per cui i secondari di entrambe erano completamente fuori allineamento (e non allineabili).
    Di solito, quando i condensatori delle medie frequenze sono da cambiare, misuro le induttanze minime e massime, faccio i miei calcoli e provo dei valori che mi sembrano adatti (in base ai calcoli).
    Però qui non lo avevo fatto...
    Ho finalmente misurato le induttanze e trovato valori adatti per i condensatori e ora mi sembra che vada molto meglio.

    La misurazione della tensione ai capi del condensatore C26 mi mancava. Infatti, avevo cercato altri punti (per fare una scansione visuale) che però poi interferivano con l'accordo delle medie frequenze. Devo ancora provare, ma intanto desidero ringraziarvi.

    Grazie per i riferimenti alla documentazione.

    Grazie per l'attenzione che mi avete dato.
    Spero che il mio prossimo intervento sia conclusivo e porti soddisfazione anche a voi.

    Grazie di nuovo.
    Buone cose,
    Daniele
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    Buon giorno e buon anno.
    Il gruppo di alta frequenza che si trova nella radio non è originale Geloso: i collegamenti sono differenti da tutti i modelli 190x della Geloso e anche la sequenza dei trimmer è diversa. Il blocco dei trimmer è (era) di qualità molto scadente.

    Ho provato a staccare la griglia oscillatrice dal gruppo di alta frequenza, per fermare l'oscillatore locale.
    Ho selezionato la gamma delle onde medie.
    Ho iniettato un segnale non modulato dall'antenna, a 30 mV pp (è un oscillatore non modulato digitale) e ho letto il risultato sulla placca della convertitrice all'oscilloscopio (con meno di 30 V pp si fa fatica poi a distinguerlo dal rumore di fondo).
    L'accordo di antenna è abbastanza ben allineato con la scala parlante, però il picco si attenua man mano che si porta il condensatore variabile verso frequenze più alte. Ho cercato di vedere se altre frequenze, rispetto alle attese, riuscivano a passare.

    Ebbene: qualunque sia la posizione del condensatore variabile, a 310 kHz ottengo il segnale massimo, di intensità superiore a quello corrispondente alla lettura della scala parlante.
    Ho provato anche a staccare il condensatore C106 del blocco di alta frequenza (antenna), ma senza migliorare la situazione.
    Se si seleziona la banda delle onde corte, la ricezione dei 310 kHz si annulla.

    Non riesco a capire a cosa sia dovuta la risonanza a 310 kHz (nella banda delle onde medie) e non capisco se questo sia un indizio utile.

    Potrebbe essere che il circuto AVC (controllo automatico del volume) abbia una qualche responsabilità? Non tanto nella riduzione del volume, ma nella risonanza del circuito di antenna?

    È possibile che il catodo della convertitrice vada collegato diversamente, date le circostanze?

    Queste sono le fantasie che mi sto facendo.

    Grazie dell'attenzione.
    Auguri per un anno migliore.

    Daniele

    PS: a radio spenta, leggendo il segnale all'oscilloscopio, agganciando il filo del condensatore variabile, senza toccare il conduttore (agganciandolo dalla parte isolata per non caricare il circuito), iniettando un segnale di 5 V pp dall'antenna, ottengo un risultato simile, ma senza la risonanza a 310 kHz.

    Grazie dell'attenzione.
    Buone cose,
    Daniele
26 replies since 28/10/2022
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