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Stavo cercando di identificare questa valvola ma non sono riuscito a risalire a informazioni valide. Sul vetro si legge appena la sigla Fivre 5C100, è però possibile che un'ulteriore lettera sia andata cancellata. Alcune fonti dicono che sia equivalente alla 813, però lo zoccolo del mio esemplare ha solo 4 pin, e il cappuccio in testa per l'anodo. Quindi qualcosa non torna.
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Queste sono le uniche informazioni che si trovano in rete, forse le hai viste anche tu.
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Erano valvole su specifiche, qualche lotto poteva avere delle varianti su richiesta a seconda dell'utilizzo.
Bello l'anodo in grafite massiccia. Nel funzionamento diventa rosso.
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Io ho trovato solo questa documentazione di un apparecchio che la montava.
www.carlobramantiradio.it/stazione_rfc_200.htm
Però rimane il mistero, la mia ha solo 4 pin mentre ne dovrebbe avere 5. Forse hanno connesso internamente la g3 al filamento? Purtroppo risulta impossibile osservare la struttura interna. Ho provato ad accendere il filamento e a 6.3v assorbe già 2.2A, non ho voluto andare oltre perchè mi sembra un pò troppo.
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Forse è una 5C100P
Perchè a 9v assorbe 2.94A
Trovare anche la piedinatura sarebbe il top...
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Identificata! Grazie Nicola. Azz il filamento è da 4v, io l'ho sovralimentata parecchio seppure per meno di 10 secondi, spero di non aver danneggiato l'ossido del filamento/catodo.
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Non sarei cosí sicuro dei dati riportati sul sito del museo: la piedinatura dovrebbe essere corretta, ma tensione e corrente di filamento, vista la tua prova pratica, sembrano coincidere con i dati da te riportati in precedenza (la 813 originale abbisogna di 50 W per il filamento). Ora non ho tempo di fare ulteriori ricerche, ma se qualcuno non ti risponde prima stasera mi ci dedicheró. In ogni caso non hai danneggiato gli ossidi semplicemente perché non ci sono. Semplificando in genere le valvole a riscaldamento diretto e di una certa qualitá, come questa, hanno il filamento di tungsteno toriato mentre gli ossidi sono tipici dei catodi a riscaldamento indiretto. E' essenziale conoscere il tipo di catodo per le valvole trasmittenti di una certa potenza ferme da anni perché la procedura di attivazione del getter per eliminare i contaminanti del vuoto prima di rimettere in funzione la valvola, é estremamente diversa: molto semplice per il riscaldamento indiretto e molto complessa per quello diretto.
Ciao!
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Grazie per le interessanti informazioni. Di sicuro è a riscaldamento diretto, non pensavo si usasse il tungsteno toriato anche per valvole relativamente di piccola potenza come questa.
Tieni conto che a 4v il filamento diventa incandescente e emana un pò di luce, ma a 9v emana un bel bagliore simile a una piccola lampadina, decisamente più intenso di quando è alimentato a 4v. Certo che a 4v consumerebbe solo 7w, mi sembra un pò poco...
Sarei curioso di approfondire il tema della riattivazione di tali valvole.
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Io non ricordo esattamente se era quel tipo di valvola, ma ricordo che il filamento emanava una luce come una lampada.
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In effetti la 813 é bella luminosa da accesa, da ragazzo feci un lineare con tre di queste bottigliette. Marco non sono riuscito ancora a trovare il data sheet giusto, ma sono praticamente sicuro che i valori indicati sul testo da te riprodotto siano corretti. Per quanto riguarda la procedura di riattivazione di una valvola di potenza dormiente da anni, o decenni, si tratta semplicemente di capire dove si trova il getter. Nelle valvole a riscaldamento indiretto il getter di norma é sul catodo quindi basta applicare la tensione di filamento per qualche ora (anche una giornata se serve) affinché il getter si scaldi al punto giusto e faccia il suo lavoro (ricordare la protezione per limitare la corrente all'accensione e la ventola di raffreddamento sempre accesa). Nelle valvole a riscaldamento diretto di norma il getter sta sulla parente interna dell'anodo quindi bisogna scaldare l'anodo. Qualcuno dice di riuscirci con un riscaldatore ad induzione, ma bisogna stare attenti a non raggiungere temperature pericolose per il getter stesso. Io uso il metodo descritto a questo link: http://f1frv.free.fr/main5a_Tetrode_Preparation.html Naturalmente parliamo di valvole robuste, per una 813 non starei cosí attento, ma potrei anche sbagliarmi...a te scoprirlo...
Buon lavoro.
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In effetti vedendo dei video di 813 in funzione, il filamento appare luminosissimo. Direi quindi che è praticamente certo si tratti di una 5c100p, con filamento a 9v.
Ero convinto che il getter fosse semplicemente il deposito a specchio sul vetro, invece in queste valvole è presente anche in altre forme?
Proverò a fare i test suggeriti nel link, sono curioso di vedere se è ancora efficiente.
Grazie per tutte le informazioni!
Eccola accesa a 9v
Per evitare sovracorrenti a filamento freddo, uso un alimentatore dc salendo gradualmente senza mai eccedere i 3A.
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Il getter é presente ed attivo costantemente in tutte le valvole, ti rimando alla voce di Wikipedia:
https://en.wikipedia.org/wiki/Getter
Le grosse valvole di trasmissione, dato lo stress cui sono sottoposte durante il loro funzionamento (e dato anche il loro costo), dovrebbero essere trattate con le particolari procedure di attivazione cui ho accennato in precedenza prima di metterle in esercizio. Non tutti lo fanno e se la valvola é stata prodotta da non troppo tempo e da una fabbrica seria in genere non ci sono grossi problemi (occhio alle vecchie valvole russe). La Eimac, che é stata una delle aziende leader nella produzione di valvole termoioniche a livello mondiale, nei suoi manuali, consigliava la "cottura preventiva" anche solo dopo un mese di stoccaggio se non ricordo male. Nelle valvole piú piccole e comuni il getter, dopo aver assolto il proprio compito primario all'atto della formazione del vuoto nel tubo, continua a lavorare per tutta la vita della valvola, ma non ho mai letto di qualcuno che attivi il getter prima di rimettere in funzione una di queste valvole. Io l'ho fatto solo per quelle poche valvole tx che mi é capitato di usare, tutte con dissipazioni di placca da 1 kW in su. Ne ho anche alcune di scorta e una volta all'anno cerco di attivarne il getter. E' importante anche conservarle in posizione verticale.
Buon lavoro e soprattutto buono studio
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In questi giorni volevo provare l'efficienza di qesta valvola. Dopo aver acceso il filamento e messo a massa la g1, ho applicato con un variac una tensione anodica crescente (0-250v), misurando la corrente assorbita dalla valvola. La g2 la ho collegata alla tensione anodica tramite una resistenza da 1k (valore alto per cautela). Ho notato però che mentre la g2 assorbe corrente, e non poca (ho cercato comunque di non eccedere il suo limite di dissipazione), l'anodo non assorbe nemmeno 1mA. Sbaglio io qualcosa, forse la tensione applicata è troppo bassa? O la valvola ha problemi? Altrimenti potrebbe essere colpa della piedinatura non corrispondente, io mi sono riferito a questa: www.radiomuseum.org/tubes/tube_5c100p.html
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Marco ho guardato sul mio manualetto fivre ma non non l'ho trovata... Mi spiace.
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18 replies since 5/11/2023, 23:15 331 views
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