Valvole a riscaldamento diretto...

come collegare correttamente l'alimentazione al filamento e ottenere il riferimento di massa

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    Un saluto a tutti,

    ho un piccolo dubbio, mi trovo nella condizione di dover provare alcuni tubi a riscaldamento diretto (triodi), per i quali il filamento appunto fa anche da catodo.
    Non disponendo di un trasformatore a presa centrale per alimentare il filamento, adotterei l'alimentazione in continua fornita dall'alimentatore da banco.
    Volendo fare una misura di emissione per controllare la corrente anodica, come considero il catodo?
    Il terminale negativo del filamento è al tempo stesso il catodo?
    Oppure è meglio creare un negativo virtuale con due resistenze di pari valore ai capi del filamento e considerare il catodo il punto di giunzione delle resistenze?
    Spero di essere stato chiaro!
    Grazie

    Edited by Fermat - 30/8/2023, 19:53
     
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    Con questo circuito puoi misurare anche la conduttanza mutua e pure il vuoto.
    Se premendo il pulsante la Ia diminuisce il vuoto non è OK.

    test
     
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    Grazie mille Stefano...dubbio risolto..
    anche lo schema! Troppo buono!
     
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    Domanda. Non è che alimentando il filamento in continua si finisce per sbilanciare l'emissione catodica? Mi spiego meglio: sul lato del filamento collegato a massa avremo una ddp di Va, mentre sull'altro capo avremo Va-Vf. Così a cazzotto mi viene da sospettare un usura non uniforme
     
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    Penso che il tuo ragionamento sia corretto ma a me serve solo fare una breve prova di emissione per verificare le caratteristiche del tubo...diverso sarebbe nel caso di funzionamento continuo...allora o la alimenti in alternata con un trasformatore a presa centrale oppure in continua con due resistenze di bilanciamento in parallelo al filamento.
    Intanto ho eseguito i test che intendevo fare su una coppia di "nonnette" VT-25A trovandole ancora fresche come appena uscite dalla fabbrica!
     
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    No, non è così.
    Lungo il filamento in punti diversi la tensione è diversa anche alimentandolo in alternata. La presa centrale nelle finali serve a
    ridurre /eliminare il ronzio (hum).
     
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    Grazie Stefano..
    Spiegami una cosa
    Il data sheet della 10Y specifica che nel caso di alimentazione continua del filamento la -Vg deve essere 5volt inferiore rispetto a quando il filamento è alimentato in alternata...c'entra con il nostro ragionamento?
     
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    Non conosco quella valvola, il ds che ho trovato non riporta quell'indicazione.

    Ipotizzo e nel caso è gradita una smentita.

    Immagine%202023-08-31%20234719

    Da sinistra a destra, il valore medio di Vf è Vf, 0, 0
    quindi ponendo G1 a massa -Vg= Vf+Vrk, Vrk, Vrk.

    Però Vf=7,5v, sì ma solo ai suoi capi, durante la sua lunghezza la tensione varia, quindi la G1 è esposta a diverse tensioni di Vf.

    I 5v credo siano una media.
     
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    scusa Stefano la valvola è una VT-25A, in pratica è la RCA 10 per impiego MIL con filamento più robusto

    in ogni caso, il datasheet della 10 recita così:

    rca10
     
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    ..una coppia di VT25A in SE per quasi 1 watt di musica!!
    ad avere un paio di diffusori da 98db si potrebbe pure fare!
     
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    Con diffusori efficienti al 96% 1w è già più che sufficiente in ambito domestico.

    Avevo visto giusto rispetto al punto medio e il resto.
     
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    effettivamente l'argomento è abbastanza discusso anche su diyaudio. Il filamento a riscaldamento diretto non è solo una resistenza ma viene sollecitato anche dai potenziali anodici e dai campi. Probabilmente bisogna quantificare la proporzione degli effetti per capire quanta influenza hanno sulle prestazioni. Forse con presa centrale e AC l'usura è più uniforme. Ma in AC si creano anche stress meccanici superiori (oltre ovviamente ai soliti problemi di ronzio). Se l'alimentazione in DC è 7.5V e la polarizzazione -30V la differenza statica frà i filamenti sarà del 25%
     
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    Molto tempo fa trovai una pagina curata da una persona molto competente che spiegava, conti alla mano, come progettare diverse cose dei circuiti valvolari (induttori; trasformatori; induttanze simulate; etc.).
    Tra le varie cose c'era una bella sezione dedicata all'alimentazione del filamento delle valvole a riscaldamento diretto, corredata di calcoli e spiegazioni. Purtroppo sembra che questa pagina non sia più online, ma ricordo che per ottenere un bilanciamento dell'usura del catodo e la soppressione del ronzio si doveva utilizzare per forza questo schema (che spero di ricordare bene almeno nella sua natura concettuale):

    Screenshot-2023-09-07-123505

    Per sommi capi:
    - L'alimentazione in DC veniva assolutamente sconsigliata per le ragioni che già abbiamo discusso
    - Il trimmer al catodo (che poi deve essere un potenziometro, e anche parecchio grosso) consente di bilanciare il sistema ed eliminare completamente la componente a 50Hz
    - Tuttavia dai calcoli (che non ricordo) usciva fuori una componente residuale a 100Hz che non era possibile elidere. Per questo motivo si genera una componente a 100Hz attraverso il ponte di Graetz, che poi viene inviata in griglia attraverso un partitore su cui effettuare la regolazione, per sopprimere anche questa componente.

    Metto le mani avanti dicendo che non ho mai realizzato questo circuito, e che ai tempi di quando lessi l'articolo ero ancora meno esperto di oggi. Tuttavia sono ben preparato in materie scientifiche, e anche se in elettronica solo solo un (pessimo) hobbista, chi scriveva mi fece invece l'impressione di sapere bene quello che scriveva.

    PS, ho volontariamente omesso l'orientazione del ponte di Graetz perché non ricordo se veniva riferito a massa il positivo o il negativo

    Edited by DamnLarsen - 7/9/2023, 14:54
     
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    L'alimentazione in AC è arrivata dopo, solamente per eliminare le batterie e grazie all'arrivo della "luce elettrica" nelle case.

    C'è pure chi con un micro ad ogni accensione ne inverte la polarità, ma tutto ciò non ha un minimo di fondamento, non è riportato in alcun datasheet e aprendone 4 a caso oltre a quello della VT25 è sempre riportato
    chiaramente AC or DC.

    Quello schema è una boiata pazzesca. Vorrei tanto sapere come quell'esperto (chi è?) ha valutato l'usura del filamento.
    Se si fanno certe affermazioni bisogna corredarle di misure e descrivere il metodo seguendo il metodo scientifico, altrimenti sono solamente sciocchezze non verificabili.

    Guardiamo come Hirokuni Michimori progetta i suoi ampli
    Immagine%202023-09-07%20124919

    Immagine%202023-09-07%20125001

    Possono soffrire di almeno uno dei problemi indicati dall'esperto e se così fosse, H.M. riuscirebbe a venderli ugualmente a quelle cifre alla portata di pochi?

    Non alimentiamo panzane per favore.
     
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