Fulmini, varie ed eventuali

Problemi causati dai fulmini e possibili soluzioni

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    Tuttavia Enel deve fare qualcosa per scongiurare un ripetersi dell'evento.
    Adesso non conosco la topografia della zona, ma non sarebbe possibile mettere un palo al tuo confine e interrare l'ultimo tratto fino alla casa?
     
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    Probabilmente il fulmine è caduto sul trasformatore (cabina ) messo su un palo distante 6-700 m da casa oppure sulla rete di distribuzione che è tutta aerea.
     
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    CITAZIONE (Emme15 @ 20/8/2023, 07:56) 
    Che botta Alteo!
    E' chiaro che il fulmine è stato attratto dal cavo aereo precordato dell'Enel.
    Ma dopo l'evento ti hanno interrato il cavo?

    Emme 15 tu sai bene che il precordato è isolato e che tra l’ammarro e il cavo non c’è continuità elettrica. Diversamente il cavo in foto sarebbe stato danneggiato. Potrebbe anche essere così ma il fulmine sceglie la via più breve, cioè la meno bassa, la meno riparata e quella con la più bassa resistenza (concordo con Francesco sull’induttanza e sull’efficacia di captatori a maglie di bandella o tondino zincato) e quindi non va a bucare la guaina del cavo, casomai questa esplode per l’energia termica e dinamica che il conduttore non riesce a trasferire una volta che la corrente fulminante interessa l’impianto. Quindi credo che il neutro di casa e dell’Enel faccia il suo lavoro, “senta” la stretta parentela che ha con la terra, ma che con ce la faccia a trasportare la corrente, istantanea e intensa che tenta di attraversarlo….e in genere i danni si fermano al contatore dove il fenomeno è smorzato e la sezione del conduttore è (generalmente) un po’ più consistente. Gli scaricatori cui abbiamo accennato sia io che Francesco, in genere fanno il loro lavoro ma, attenzione, vanno sostituiti dopo ogni scarica!
     
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    Diversamente il cavo in foto sarebbe stato danneggiato.

    Alteo, il personale Enel è intervenuto dopo l'evento?
     
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    Li ho chiamati e ho dovuto insistere non poco per farli intervenire, hanno misurato la tensione al contatore dicendomi è tutto a posto.
    Poi la domanda classica ha fatto misurare la terra?
     
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    I fulmini sono imprevedibili e possiamo fare solo supposizioni sul percorso.
    Nei pressi dell'ingresso Enel c'è l'evidenza che il filmine è passato di li in ingresso o uscita, in qualche modo la linea elettrica ha delle responsabilità sulla traiettoria. Comunque nel dubbio spostare l'amarro su un palo mi pare la prima cosa da fare.
     
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    Io ho visto alcuni impianti di antenna protetti con scaricatori ma alla fine proteggono solo piccole scariche, diversamente si distruggono, no conosco gli impianti di distribuzione ENEL e non so in che modo proteggono i loro trasformatori.
     
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    CITAZIONE (albel51 @ 20/8/2023, 09:39) 
    Io ho visto alcuni impianti di antenna protetti con scaricatori ma alla fine proteggono solo piccole scariche, diversamente si distruggono, no conosco gli impianti di distribuzione ENEL e non so in che modo proteggono i loro trasformatori.

    Secondo me non li proteggono con nulla, dato che si rompono ogni due per te. E per rompono intendo:
    - superano la tolleranza del 10% +/- 230v;
    - si fulminano a seguito di questi eventi;
    - interruzioni improvvise in cui debbono intervenire per forza gli agenti e-distribuzione o chi di competenza.
     
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    Ciao Alteo. Mi dispiace per il disastro che ti è capitato.
    Ho lavorato come operativo in ENEL e ti assicuro che il neutro è franco a terra in cabina.
     
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    QUOTE (Nativo Analogico @ 8/19/2023, 11:50 PM) 
    Praticamente, delle piattine di ferro, che partendo dal colmo del tetto scendono a terra direttamente a delle paline in tombini. Le piattine sono ogni 80..90 cm una dall' altra e sono collegate tra loro da una piattina che gira tutto intorno ogni 50 cm in altezza. Praticamente l'edificio sembrava foderato da fogli a quadretti. All' interno non vi era impianto elettrico o simili.
    Per inciso, conta di più la forma tesa dei conduttori, che la resistenza elettrica. Ovvero meglio poca induttanza che poca resistenza: il fulmine è una tensione di durata bassisima, consideratelo come tensione RF. Ferro o rame in questo caso non fa molta differenza.

    Effettivamente mi sembra di ricordare che alcuni testi dicevano di evitare piegamenti nella discesa delle piattine per impedire possibili salti della scintilla. Il problema dei fulmini è anche la ragione percui ho evitato di montare le grondaie di rame. (Anche se abito in un paese sulla costa adriatica, percui tendenzialmente le scariche cadono più spesso in mare o sulle colline)
     
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    ti assicuro che il neutro è franco a terra in cabina.

    Non sempre è così. Per non trasferire potenziali pericolosi dovuti a guasti sulla MT il neutro è messo a terra fuori dalla cabina tipicamente al prima cassetta di derivazione o al primo palo e poi quanto più spesso possibile ma alla resistenza terra neutro non danno grande importanza.

    CITAZIONE
    Secondo me non li proteggono con nulla

    No no, ci sono scaricatori anche complessi sulla MT purtroppo non vengono monitorati spesso.
     
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    CITAZIONE (Emme15 @ 20/8/2023, 11:11) 
    No no, ci sono scaricatori anche complessi sulla MT purtroppo non vengono monitorati spesso.

    Potremmo dire quasi mai? 🤭🤣
     
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    Il neutro è tipicamente messo a terra sul nodo equipotenziale di cabina dove convergono tutte le terre, anche quella lato MT. Nelle cabine primarie, invece , il neutro non è più messo a terra direttamente ma attraverso una bobina di "compensazione" per limitare la corrente di guasto a terra. La bobina si chiama Bobina di Peterson.
    Lato BT, aggiungo e confermo che il neutro viene messo " periodicamente a terra ogni x cassette stradali.
     
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    Si ma nel mio caso non esiste una vera cabina ma un trasformatore di quelli montati su due pali, non so di che potenza ma serve poche abitazioni direi una cinquantina o poco più, quindi la linea di distribuzione non è eccessivamente lunga, chissà quante terre avrà.
     
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    Il neutro è tipicamente messo a terra sul nodo equipotenziale di cabina dove convergono tutte le terre, anche quella lato MT. Nelle cabine primarie, invece , il neutro non è più messo a terra direttamente ma attraverso una bobina di "compensazione" per limitare la corrente di guasto a terra. La bobina si chiama Bobina di Peterson.

    Proprio per l'uso della petersen i guasti MT possono generare forti correnti sugli impianti di terra di conseguenza trasferire tensioni pericolose sul lato BT. Appunto per questo il neutro BT non è più messo a terra in cabina ma fuori dalla stessa su terra "separata".
    Nella società dove lavoravo io le terre del neutro venivano realizzate ma non controllate. Se la linea è breve con poche cassette o pali le puntazze infisse non garantiscono assolutamente una terra a basso valore la norma non prevede che scendano sotto i 20 ohm essendo terra di funzionamento e non per protezione.
     
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