Chiedo scusa il modello è HMV 101 ( e non 102) del 1930.
Un saluto a tutti. In attesa di trovare qualche radio da salvare, mi sono dedicato al restauro di un grammofono a valigetta che avevo preso per curiosità .
Aveva la molla del meccanismo di carica/rotazione rotta, l'ho cambiata (na faticata) ed ho pulito un po tutto.
Questo è l'oggetto :
E' un oggetto curioso , il suono è quello che è , ma allora si accontentavano ed anche io mi accontento.
Devo ancora finire il lavoro ma , sperando che nel gruppo ci siano degli esperti e che questo post non sia OT nel sito , avrei un paio di domande:
- esite uno schema del meccanismo ? ( mi pare che dentro ci fosse uno schema attaccato ma è andato completamente distrutto , restano solo tracce sul legno , vorreri rimetterlo)
- la testina pesa parecchio e il peso grava sul disco : è normale ? - qualcuno ha della documentazione tecnica del meccanismo ?
Grazie per chi vorrà rispondermi e magari fornirmi maggiori informazioni, sono un vero profano di questi oggetti, ma mi piacciono. Saluti
Ciao, dai miei ricordi era simile al Thorens di mio nonno. Effettivamente la testina apoggiava con tutto il peso sul disco a 78 giri. Ma questo non era un problema perchè le puntine erano di ferro e si consumavano abbastanza rapidamente. Quindi non rovinavano il disco. La riproduzione era realizzata da un sistema a membrana collegato ad una tromba ripiegata nella cassa dello strumento. Opzionalmente però esisteva anche il trasduttore elettromeccanico da collegare alla presa fono. Non sò se esistono schemi meccanici, ma i problemi più frequenti erano almeno due. La molla di carica che si rompeva spesso e l'usura degli ingranaggi. Praticamente erano riparazioni di orologeria. Probabilmente c'era bisogno anche di lubrificare la parte meccanica abbastanza spesso. Il regolatore di giri mi sembra di ricorare fosse di tipo a frizione. Comunque attendiamo gli esperti perchè i miei ricordi risalgono a quando avevo 8 anni.
Ciao, dai miei ricordi era simile al Thorens di mio nonno. Effettivamente la testina apoggiava con tutto il peso sul disco a 78 giri. Ma questo non era un problema perchè le puntine erano di ferro e si consumavano abbastanza rapidamente. Quindi non rovinavano il disco. La riproduzione era realizzata da un sistema a membrana collegato ad una tromba ripiegata nella cassa dello strumento. Opzionalmente però esisteva anche il trasduttore elettromeccanico da collegare alla presa fono. Non sò se esistono schemi meccanici, ma i problemi più frequenti erano almeno due. La molla di carica che si rompeva spesso e l'usura degli ingranaggi. Praticamente erano riparazioni di orologeria. Probabilmente c'era bisogno anche di lubrificare la parte meccanica abbastanza spesso. Il regolatore di giri mi sembra di ricorare fosse di tipo a frizione. Comunque attendiamo gli esperti perchè i miei ricordi risalgono a quando avevo 8 anni.
Grazie Addolorato, lo schema danneggiato è simile a questo :
è attaccato dentro e lubrificando il meccanismo da fuori, con il tempo , l'olio va tutto li e si distrugge...
Il regolatore di giri è una specie di giroscopio ad aria con delle mollette rotanti, con una esterna leva si avvicina o si allontanano le stesse e la velocità varia. Si, le puntine si cambiano dopo un paio di dischi 78 giri bachelite, certo il peso della testina non è indifferente...
Gianpiero ne ho uno anch'io da sistemare, ma non ho esperienza in merito. Se ci fosse qualcuno in grado di darci una dritta ne saremmo immensamente grati. Il mio ha problemi di peso della testina, non so se ci fosse una molla in origine che si opponeva al peso che è a mio avviso è esagerato e ferma addirittura il piatto. Praticamente assomigliano.
Suppongo che il peso era dovuto al sistema meccanico. Effettivamente tutta l'energia sonora era ricavata dalla puntina collegata alla membrana di metallo. Se il trasduttore non e' stato modificato il peso dovrebbe essere adeguato al sistema.
Effettivamente in quegli anni, come x le macchine da cucire, c'era bisogno di lubrificare bene gli ingranaggi e le boccole. Il metallo non era di qualita' come oggi e senza olio si usuravano abbastanza rapidamente. (soprattutto le ruote dentate accoppiate alle viti senza fine)
Effettivamente in quegli anni, come x le macchine da cucire, c'era bisogno di lubrificare bene gli ingranaggi e le boccole. Il metallo non era di qualita' come oggi e senza olio si usuravano abbastanza rapidamente. (soprattutto le ruote dentate accoppiate alle viti senza fine)
Ciao , leggendo sui siti inglesi, dove ci sono tantissimi appassionati ed esperti di questi apparecchi, ho letto che uno dei guai maggiori, a parte la rottura della molla di carica, è causato dal fermare la rotazione del disco con le mani. Occorre sempre far lavorare il freno dinamico di cui son dotati e vedendo il particolare che hai postato si capisce bene il perchè . Altro guaio è proprio la lubrificazione. (sempre dal sito) Oggi molti iniettano WD40 da ogni foro del gruppo meccanico sperando che la "magica" nuvola spray arrivi dappertutto, ma non è così. Occorre olio sulle bronzine e grasso ( consigliano al litio) sui vari ingranaggi.
Tutto sommato non ci sono fili e valvole ma è molto divertente lo stesso metterci le mani.
è tornato a fare il suo dovere dopo tanti anni di abbandono.
ottimo! Dev'essere una bella soddisfazione.
Io ho "ereditato" un grammofono portatile degli anni 30 della svizzera Chanteclair, molto simile al tuo. Purtroppo ha la molla rotta ed ho difficoltà ad aprire il box che è questo...
Ho provato a svitarlo ma niente. Ho provato anche facendo leva dal foro centrale senza successo.
Il coperchio sembra quasi inserito a pressione. Forse utilizzando qualche spray tipo WD40 si riesce a sbloccare. Attenzione alla molla che potrebbe schizzare via...