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Fermat
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Lo schema originale di partenza è questo:
si tratta di un tester ad emissione, la particolarità risiede nell'uso di un trasformatore BT seguito da un certo numero di celle RC per triplicare/quadruplicare la tensione del secondario fino a portarla ad un valore di circa 250 volt. La soluzione mi piaceva e poi avevo un certo numero di elettrolitici di recupero smontati dai flash delle macchine fotografiche (200-300uF/250Volt). Rispetto allo schema che vedete, io ho poi utilizzato un regolatore a Mosfet per l'anodica. In questo schema non è prevista l'alimentazione dei filamenti, l'autore spiega nell'articolo che utilizza l'alimentatore da banco, io ho utilizzato una parte del trasformatore per realizzare un alimentatore regolabile con LM317 e finale di potenza 2N3055 o simile. Anche la negativa di griglia è generata dallo stesso trasformatore. I due multimetri come dicevo sono cinesi di ebay, uno legge la tensione negativa, l'altro è per la corrente di placca. Nell'articolo, l'autore fa in modo di accenderli e spegnerli automaticamente, perchè li ha montati all'interno del mobile e non sono accessibili, io ho optato invece di alimentarli con un apposito alimentatore con secondari separati, per non dover cambiare le batterie... Per la tensione di placca e filamenti ho usato un piccolo modulo voltmetro da pannello che avevo nel cassetto, anch'esso cinese, adattandolo con un partitore per misurare la tensione anodica, e switch di commutazione tra le due tensioni da visualizzare.
Ammetto che uno schema completo non ce l'ho, ho i vari stadi su diversi fogli sparsi....vediamo se faccio ordine e man mano li pubblico.
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