(363) Marelli ALCOR

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    Buona giornata
    Oggi ho iniziato il lavoro di restauro su questo apparecchio Alcor (non so quale serie)
    Il mobile è in buone condizioni e a parte un piccolo ripristino dell'impiallacciatura
    credo basterà una buona passata di un prodotto detergente e cera per mobili.
    L'interno è integro ma completamente deteriorato dal tempo. I condensatori
    si sono trasformati tutti in resistenze e neanche di elevato valore e credo vadano
    tutti sostituiti. Sono fatti con un tubo di cartone chiusi con catrame che si è seccato
    e completamente sfarinato. In compenso non dovrebbe essere difficile svuotarli
    e metterci un condensatore nuovo. Le valvole sono delle FIVRE ed una ha un
    piombo con un cordino che sembra un sigillo. Boh!
    Le resistenze sono vecchissime ma dalle prime misure sembrano a posto.
    Vi sarei grato se voleste darmi il vostro parere prima di iniziare il lavoro elettrico.
    Ciao
    Tonino

    Marelli1

    Marelli2

    Marelli3

    Marelli4
     
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    Ciao Toni, i piombi sulle valvole erano la prova della tassa radio pagata x ogni valvola! come i salami! poi in seguito si è passati alle etichette adesive, molto più economiche....soprattutto in tempo di autarchia...il telaio non sembra poi tanto male data l'età ha bisogno di una bella ripulita...intanto io testerei le valvole...e i vari trasformatori e bobine ( TA, TU MF ecc...)
    ciao
     
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    Una bella radio, che ti darà grande soddisfazione nel suo restauro.
     
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    Tonino complimenti bellissima radio
     
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    Bella radio,condivido!
     
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  6. Lorenzo R.
     
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    La "Alcor" ha sempre il suo fascino, come le altre Marelli dello stesso periodo.
    Congratulazioni a te o a chiunque ne sia il felice proprietario.

    Per quanto riguarda il suo uso ai nostri giorni, soffre solo di due limitazioni:
    - il trasformatore d'alimentazione che non ha una presa a 220V (al massimo il cambio tensione è adattabile su 160V) e obbliga a usarne uno esterno.
    - La gamma delle onde medie che non si estende oltre i 1500 kHz circa, pertanto alcune stazioni attuali(ad esempio, RAI1 di Genova-Portofino) non si possono ricevere. Questo è un problema che riguarda non solo la "Alcor" ma la gran parte dei ricevitori degli Anni Trenta.

    Per quanto riguarda l'esemplare in foto, davvero in buone condizioni generali, vediamo cosa si nota "ad occhio".
    "Punti di debolezza" (ma tutti poco gravi):
    - la tela rossa non è la sua, o almeno io non l'ho mai vista sulle "Alcor" in stato originale. Non è facile ma nemmeno impossibile trovarne una più adatta e io lo consiglierei;
    - sotto al telaio manca l'etichetta con le indicazioni dei compensatori per la taratura. Sembra sia stata "grattata via" di proposito (non è il solo caso e mi chiedo che cosa portasse ad accanrsi tanto su quella povera etichetta);
    - dato che non lo vedo in foto, mancha il pannello di chiusura posterione. PEr altro', è molto facile costruirne una copia fedelissima con un foglio di compensato sottile, un po' di mordente noce scuro e un segnetto da traforo (... ma la mia Alcor, confesso, attende da trent'annni che mi decida a farlo!)
    - l'etichetta con l'identificazione del modello e la disposizione delle valvole è un po' rovinata (poco male, nel mio esemplare manca del tutto).
    "Punti di forza":
    - il circuito non è stato manomesso; parti varie e componenti sono ancora gli originali, fatti salvi INEVITABILMENTE gli elettrolitici che di certo saranno stati sostituiti più volte;
    - le valvole sono originali o comunque coeve;
    - gli schermi delle valvole sono tutti al loro posto e originali;
    - le mnopole sono tutte originali;
    - la scal di sintonia è in buono stato (cosa per altro normale per le scale di metallo come questa, a meno che non abbino preso umidità e si sinao arrugginite).

    I condensatori originali?
    Sicuramente inservibili, come già dimostrano le misure ohmiche eseguite "a freddo".
    Che fare?
    In questa radio mi chiederei se "svuotarli" o "affiancarli" ma non penserei mai di toglierli tutti (perché tutti vanno sostituiti) per radunarli in un sacchetto da coservare con la radio, nel qual caso il risultato estetico dellintervento sarebbe orripilante.
    Alla fine la mia sensibilità individuale (e non insindacabile!) penso che mi farebbe propendere per lo "svuotamanto" in un telaio come questo dove mi pare che l'occhio voglia la sua parte.
    Attnzione perché non tutti i condensatori a carta sono visibili: almeno uno (condensatore di filtro del CAV) è montato dentro allo schermo dei circuiti RF. Escludo che possa essere in buono stato (esperienza diretta...)!
    Perciò, anche se a un primo esame non sarebbe parso necessario, dovrai sfilare l'albero di comando del cambio gamma e poi i due schermi. Non ricordo se vi siano altri condesnsatri a carta otlre a quello del CAV (fra l'altro, non molto ben visibile perché montato vrerso il fondo).

    Per ora non aggiungo altro.
    Solo un'immagine dell'etichetta che potrebbe occerre per la taratura RF, qualora fosse necessaria. L'avevo realizzata anni fa.
    Purtroppo è solo mio disegno che NON è la copia fedele dell'originale e non serve per relaizzarne una riproduzione: ha il solo scopo "funzionale" di identificare i compensatori per rendere agevole la taratura.


    ma

    Edited by Lorenzo R. - 2/4/2017, 04:37 PM
     
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    Grazie per la esaustiva risposta. Ho optato per la soluzione di "svuotare" i condensatori
    e rimetterli tutti al loro posto, mi sembra la soluzione più rispettosa.
    Li ho gia ricostruiti tutti.
    Sto pulendo il telaio e mi sono accorto che un condensatore, nascosto sotto il variabile,
    era rotto (diviso in due). Siccome il dielettrico che si interpone tra le due armature
    sembra buono chiedo se si può tentare di ripararlo.
    Il condensatore è quello da 15 pf indicato nello schema (che in un altro schema della Alcor
    non esiste).

    Inoltre vi chiedo che se si ha tempo è opportuno rigenerare le etichette mancanti?
    o non è nella filosofia del restauro?


    Cond

    Schema_Radiomarelli_Alcor

    ah! Il pannello posteriore esiste ed è integro solo che non l'ho fotografato
     
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  8. Lorenzo R.
     
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    Tonino, lo scopo di quel condensatore nel circuito non è evidentissimo e val la pena di spendere due parole al riguardo.
    E' un condensatore di neutralizzazione, senza il quale la radio funziona comunque ma neno bene sulle onde più corte.
    In moltissimi apparecchi manca del tutto e in altri è realizzato in una forma "semi-regolabile" un po' strana e singolare, quella del "gimmick".
    Ne abbiamo parlato nei "tutorial", dove trovari infomazioni più dettagliate:
    https://elettronialtramonto.forumfree.it/?t=71153324

    Dunque, in teoria potrebbe anche essere sostituito da un condensatore "gimmick", cioè due fili attorcigliati bene isolati fra loro, lunghi quanto basta per ottenere circa 15 pF, capacità che potrebbe essere regolata e "ottimizzata" allargandoli e stringendoli come abbiamo dellto nel "post" citato.
    Non tenteri di riparare con la colla il vecchio condensatore spezzato perché non si ripristinerebbe affatto la capacità originale.
    Cosa farei io?
    Incollerei il condensatore originale e lo rimonteri ma saldandone un solo terminale (lato CV d'entrata, non d'oscillatore) e lasciando l'altro libero (be', non è proprio una buona idea in un circuito a RF ma credo che non darebbe problemi...).
    Ne affiderei la funzione a un nuovo condensatore - ceramico o "silver mica" - da 15 pF saldato invece con entrmbi i capi in circuito. Presumo che andrebbe bene anche un condensatore da 12 pF. Da notare che non ne occorre necessariamente un tipo per alta tensione ma, se fosse "ceramico" , sarebbe bene scegliere un NP0 (detto anche C0G) o comunque un "Classe 1" con deriva termica moderata (basso coefficiente di temperatura. Ai giornii nostri è fore più facile trovare in vendita un "silver mica" e in tal caso ne andrebbe bene uno qualunque.
    Non dobbiamo pretendere di trovare la capacità ottima per una neutralizzazione perfetta: sarebbe una premura inutile, perché è facile che questa condizione verrebbe meno se sostituissimo la valvola.
     
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    Grazie, ho scoperto i tutorial con molto interesse perchè mi piace
    capire ciò che faccio e nel contempo sperimentare e provare.
    Per questo vi chiedo:
    Vorrei provare a vedere cosa succede mettendo condensatori di
    diversa capacità ma il posto dove è montato è pressochè inaccessibile e bisogna
    smontare il variabile per poterlo saldare. Ora vi chiedo se fosse possibile
    "portare" il condensatore in un posto più accessibile prolungando i due collegamenti di
    3 o 4 cm.
    Il vecchio condensatore l'ho incapsulato in due gusci fatti con la stampante.
    Se non funzionerà lo sostituirò con uno nuovo ma non vorrei rismontare il tutto pechè è proprio un lavoraccio.

    ConMica
     
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  10. Lorenzo R.
     
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    Io lascerei l'etichetta posteriore originale, visto che non è del tutto abrasa e pemette ancora l'identificazione del modello.
    L'etichetta per i compensatori non è visibile a telaio montato ma è d'aiuto per la taratura.
    Si potrebbe pensare di rifarla ma occorrerebbe una scansione o foto dettagliata dell'originale, non un disegno con semplici fini "funzionali" come il mio.
    Difficile che qualcuno accetti di smontare dei componenti dalla sua Alcor per riuscire a scattare una buona foto comppleta e ancor più che decida di staccare l'etichetta per poterne fare una scansione...

    Il condensatore "ricostruito" funzionerà, o megli oavrà una capacità vicina a 15 pF?
    Direi di no, ma come ho detto la radio sì e anche bene, almeno in OL e OM dove questo condensatore non ha alcun effetto utile. Tutt'al più, in OC si perderà sensibilità al cresecere della frequenza ma forse non si noterà nemmeno troppo.
    Comunque, col guscio lo hai reso simile a un "molded capacitor" americano, diverso dall'originale che era "nudo": tanto valeva metterci dentro un condensatore nuovo da 15 pF...
     
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    Non credevo che il condensatore fosse così in originale pensavo fosse rotto
    e siccome anche altri condensatori della Alcor sono delle piastrine rettangolari
    pensavo che in origine anche questo fosse simile agli altri.
    Comunque mi chiedevo se posso "spostare" questo condensatore in un posto più accessibile
    per poter sperimentare vari valori di capacità.

    Ho anche speso del tempo a imitare l'etichetta allegata che forse può servire.
    Certo non è originale ma mi serve per sperimentare le tecniche delle riproduzioni
    per il restauro.

    EticCondMarelli6
     
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    L'aspetto e' molto buono!
     
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    Grazie poi lo antichizzo con il caffè.
    Potete per cortesia rispondermi sulla posizione del condensatore?
    Sono fermo in attesa per non dover rismontare tutto.
    Inoltre un'altra cosa. I bei fili rivestiti di collegamento tra i componenti
    si sono "sfarinati" in molti punti.
    In questo caso vanno sostituiti con conduttori moderni?
     
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  14. Lorenzo R.
     
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    Tonino, ma l'etichetta è un capolavoro! Mi inchino a questa "prova d'arte" ottimamente riuscita.
    Se l'avessi già "passata" nel caffé, sembrerebbe l'originale!
    Non per niente, il Maestro Oliviero da Pisa ha approvato.


    La posizione del condensatore... hai ragione, nessuno ha detto alcunché al riguardo.
    Non saprei (è diffiile stabilirlo a livello teorico) , ma quattro centimetri mi sembrerebbero troppi.
    In generale non è mai bene prolungare i terminali d'un componente la cui funzione si esplica soprattutto alle freuenze più alte. Non siamo in VHF o UHF, dove mezzo centimetro conta moltissimo ma anche in OC è meglio andar cauti.
    D'altra parte, in casi simili e per le stesse ragioni sarebbe altrettanto sconsigliabile lasciare in sede il vecchio componente guasto "appeso" per un solo terminale come invece avevo suggerito io stesso...
    Io come avrei risolto?
    Be' montando identicamente all'originale un ricambio d'epoca (i condensatori a mica si conservano benissimo, adifferenza da quelle a carta) della stessa capacità ma è chiaro che non è facile trovarlo.
    Io non mi preoccuperei troppo nemmeo di "ottimizzare" la capacità: in primo luogo, la neutralizzazione rimarrerebe perfetta solo perll'esemplare di 6A7 attualmente montato e non più con un'altra 6A7; inoltre, moltissime radio fanno a meno di questo condensatore e funzionano comunque bene. Certo, il condensatore riduce l'antipatico "slittamento" di frequenza che complica la taratura all'estremo altro delle OC ma è un fenomeno gestibilissimo.


    Non ricordo bene ma mi pare si sia già parlto di fili con l'isolante che si screpola.
    Dei fili moderni in questa radio sarebbero terribili da vedersi.
    Se proprio qualcuno si dovesse sstituire, almeno dovremmo "trattare" un po' il filo nuovo', strofinandolo con carta vetrata e anticandolo con qualche sostanza adatta come la catramina.
    I fli completamante screpolati si possono inguainare nel tubo sterling di colore scuro che non stonerebbe affatto. Molto meglio di un filo nuovo!
    Quelli dove l'isolante è ancora quasi tutto al suo posto ma tende un po' a "sfarinarsi" si possono anche consolidare (io uso il vinavil diluito che da asciutto è semitrasperente ma esisite senz'altro di meglio); un consolidamento per modo di dire ma sufficiente: in fondo, questi fili non verranno sollecitati meccanicamente di continuo una volta chiusa la radio.
    I fili in cui l'isolante che si screpola è rivestito di tessuto?
    Spesso li lascio come sono se il tessuto è ancora resistente.
    Nei casi in cui stimo che sia indispensabile garantire un eccellente isolamento, cerco di recuperare la calza di tessuto per trasfreirla su di un nuovo filo. Non si riesce sempre ma comunque più spesso di quanto si possa credre.
    Se però il tessuto è in condizioni atroci, mia affido ancora all'immacabile tubo sterling (be', in fondo è una calza di tessuto, anche se impregnata e semirigida). E, volendo, con un po' di fortuna si può ancora trovarlo di varie colorazioni oltre al giallo-arancione che è il più tipico della produzione recente.
     
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    Buona serata:
    Sto rimontando il tutto e seguendo il circuito e lo schema mi sono
    accorto che la resistenza ed il condensatore indicati nell'allegato
    non ci sono. Credo che il circuito sia proprio nato senza questi due
    componenti perchè tutte le saldature sembrano originali e non ci sono
    segni di guasti o manomissioni, secondo voi perchè.

    Senzanome_2

    Inoltre da una bobina del gruppo d'antenna esce un filetto marrone che non va da nessuna parte
    ma anche questo sembra originale


    DSC_0530
     
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