ALIMENTATORE X ANODICA VARIABILE

a stato solido

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    Cioa a tutti, vorrei pubblicare, per noi valvolisti, un ali che ho costruito e collaudato con ottimi risultati, molto utile per le nostre riparazioni ....anodiche....i componenti sono di costo basso e di facile reperibilità, il prototipo l'ho tirato fino a circa 180 mA di carico, quindi sufficiente per quasi tutte le radio malate che vogliamo curare....ovviamente il BU508D scalda parecchio ( è un ali lineare) io ne ho montati due in parallelo. Volendo alzare la tensione minima in uscita ( e quindi torturando meno i BU ) si può aumentare il valore della R3. consiglio ovviamente un fuse in uscita, io comunque ho messo anche una limitazione di corrente con un BC547 che si è rivelata molto efficace, + due R da 47k/2W in serie tra loro ed in parallelo a C2 che accelerano la scarica di questo spegnendo l'ali senza carico....il D1 è necessario se si usano transistor di potenza SENZA diodo incorporato....( MJ13005, BU508, BU208 ecc...).
    Vi rimando comunque alla lettura del datasheet del LR8N3.
    Con questo ali, posso controllare i vari circuiti senza dover prima sostituire o rigenerare gli elettrolitici e con raddrizzatrice tolta e la "sicuro"...
    saluti. Beppe

    REGOLATORE_LR8_BU508
     
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    Ciao Beppe, sembra interessante ma poi gli esperti ti faranno le pulci sicuramente... giusto per capire meglio, in uscita mi trovo p.es. i 250 V di tensione raddrizzata , continua, filtrata utili come anodica, ma all'ingresso che gli devo dare? un'altra tensione continua prelevata da un altro alimentatore, magari stabilizzato? ma il valore minimo di tensione in ingresso non mi è chiaro...p.es. va bene anche 13,6V ?
    Saluti
    Piero
     
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    ciao, in uscita ti trovi i 250 Stabilizzati, l'LR8 è uno stabilizzatore come ad esempio i vari 7812, 7805 ecc...in input gli devi dare solo una continua filtrata ad esempio prendi un alimentatore ATX da pc e prelevi i circa 300v sui condensatori elettrolitici di filtro...sinceramente non ho provato con in input tensioni così basse, ma tieni conto che il costruttore dell'Ic lo da per 1,2 volt minimi in uscita, e stabilisce la tensione minima in ingresso a 12V, quindi lavorando sui valori delle resistenze R1 e R3 è utilizzabile anche a tensioni così basse....ma per questo risulta inutile potendo utilizzare un normale 7812 o un LM317 che erogano molta + corrente senza bisogno del BU508, questo Ic è stato concepito proprio per stabilizzare tensioni alte fino a 450V !! in uscita....ma, essendo, poverino, limitato quanto a corrente max, dobbiamo aiutarlo col BU508...
    ciao :D
     
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    Ciao, ho capito, in uscita ottengo una tensione stabilizzata e all'ingresso gli devo dare una tensione raddrizzata e filtrata, meglio se alta come nel tuo esempio. Poi meglio inscatolare il tutto, alimentatore e stabilizzatore, viste le tensioni in gioco...
    Ciao
     
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    Esatto, ricorda la limitazione in corrente e il fusibile, essendo variabile e stabilizzato posso ad esempio alimentare un gruppo FM con la tensione nominale da schema e controllare se funge e se assorbe il giusto... e verificare con l'oscilloscopio se da segnale in uscita....ALLEGO LO SCHEMA DEL MIO CON LA PROTEZIONE... :P

    LR8
     
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    Ciao, ci sono alcuni punti che non mi sono chiari.

    - L'integrato può fornire max 30mA e il BU508 ha un hfe di 2,5.

    Prelevare 180mA in uscita comporta l'assorbimento di 72mA da parte della base del BU nei confronti del regolatore, ma lui può fornire al massimo 30mA.

    Ne consegue che la corrente massima con quel transistor non possa superare i 75mA.

    - Se interviene la protezione, il BC547 chiude la base del BU sul rispettivo emettitore, interdicendolo, ma chiude anche l'uscita del regolatore sul carico.

    - In caso di corto circuito in uscita, prima dell'intervento del fusibile, sempre lento in questi casi, il BC si troverà una VCE troppo elevata che non potrà sopportare causando il guasto anche del regolatore e relativi effetti a catena.

    - Purtroppo con questa configurazione non si ottiene la stabilizzazione della tensione di uscita nei confronti delle variazioni di carico, ma solo nei confronti di variazioni della tensione di ingresso.

    Sei sicuro di aver disegnato correttamente lo schema?
     
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    Ciao Stefano, hai ragione su Hfe, ma ti posso assicurare che il circuito l'ho collaudato bene, l'lr8 è protetto contro la sovracorrente e durante le prove non è mai saltato, non sono andato oltre i 180 mA xchè le resistenze di carico andavano a fuoco! la protezione l'ho provata con BC171, MPSA42 e BC547, ha sempre funzionato e nessun transistor è morto...come BU ho usato un 508D Philips che ancora gode di ottima salute...che dire dato i prezzi dei componenti e la semplicità dello schema montalo su una milefori e verifica..tu stesso...il datasheet dell' Ic lo da per max 15mA.
    Che abbia beccato il BU con un hfe molto alto? Comunque se dovessero presentarsi problemi di regolazione si può usare un BU806 o ancora meglio un BU911 che essendo dei darlington con diodo incorporato risolvono il problema....occhio solo alla max dissipazione che è di 60W quindi meglio 2 in parallelo...
    Cordiali saluti. B.

    Edited by beppe50rp1 - 11/11/2016, 19:52
     
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    Signori buongiorno,
    evoluzione sul circuito regolatore, come aveva paventato giustamente Stefano, non quadrava qualcosa, rifacendo le prove ( il prototipo lo avevo costruito circa un mese abbondante fà....) il povero BU508D mi è rimasto in mano....è defunto diciamo x vecchiaia non x malattia...vedi foto

    BU508D
    allora ho dovuto utilizzare un BU nuovo, ma come diceva Stefano la regolazione sul carico era piuttosto scarsa ( Hfe molto basso...), allora ho rimediato con un transistor di potenza ma darlington, in attesa dei BU911 che dovrebbero arrivarmi, avevo un BU826, vi allego le foto con carico di circa 140mA e con 230mA ho nei due casi cadute tra carico e senza di 1 o 2 volt ! ( su 220v a vuoto )

    con 140 mA di carico su 209 volt a vuoto....il fondo scala dell'amperometro è 250mA.

    REGOLATORE_209_0mA

    col carico....

    REGOLATORE_207_140mA

    con 219 v a vuoto...


    REGOLATORE_230_0

    caricato....230 mA !!

    REGOLATORE_230Ma_0

    per usare un darlington bisogna però eliminare il C3 e il D2 ( il diodo era di protezione contro la scarica del C, però mi bypassa la giunzione B-E del darlington, quindi .....fuori ! )vedi schema....
    saluti. B.

    come carico del circuito sotto "tortura" ho usato queste resistenze in modo da avere un carico.....variabile spostando il coccodrillo...
    saluti. B

    carico

    Scusate la qualità delle foto, ma con una sola mano libera è dura mettere a fuoco.....

    In ingresso al circuito c'erano circa 320v. a fianco del BU826 il 508d con poca voglia di "lavorare"...

    BU826
     
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    Mi introduco solo per dirvi che sposto la discussione su elettronifattincasa, posizione più consona all' oggetto.
    Bel lavoro Beppe, quando avrai finito pubblica lo schema con i componenti definitivi ad evitare errori.
     
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    Purtroppo tutti i bjt HV hanno un hfe basso, darlington compresi.
    Il BU826 che è appunto un darlington, ha una Ic di 8A con una Ib 0,5A e ciò significa che il suo hfe è 4.

    Il regolatore LR8 può fornire 15mA che moltiplicati per hfe=4 fanno 60mA max, dopo di che la tensione in uscita è destinata a scendere perché l'integrato andrà in limitazione.

    Per aggirare questo ostacolo è sufficiente usare dei MOS a canale N, oppure degli IGBT invece che i BJT.

    Lavorando in tensione, non si avrà alcun limite di pilotaggio da parte del regolatore.

    Ad esempio, se si utilizzasse il mos STW15N80K5 che costa come il BU826, si potrebbe sfruttare al massimo il trasformatore di alimentazione.

    Questo mos può lavorare fino a 800V, può dissipare fino a 190W ed erogare una corrente di 14A e senza che il regolatore si accorga di pilotarlo
     
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    Ciao Stefano, si, ci avevo pensato anche io ad un Mos-fet, ma dato che col BU, come hai potuto vedere, funge egregiamente non ho provato, siccome ho dei IXFH9N80 ( 9A, 800v, 180w e diodo incorporato ), e dato che fare 3 saldature è un attimo, ci provo e vi faccio sapere.
    grazie x la consulenza....saluti. B.
     
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    Allora, ho provato con un power mos-fet al posto del transistor, e precisamente, per ora, con un economicissimo IRF730 ( 400v 5,5A ), il circuito funge bene, la regolazione è pari a quella col BU826, ( ho provato con un carico di 175mA ).
    per completezza devo comunque dire che anche con darlington di transistor di potenza funge, infatti dopo il BU826 ho provato con due MJ13007 montati appunto in configurazione darlington e il circuito lavora bene anche se a differenza dell'826 sono riuscito a "ciucciare" solo 200mA invece che 230....ho anche provato con i due BU508 montati a darlington e anche così funge bene.
    La limitazione di corrente che ho provato sulla millefori è composta da una R da 4,7 ohm e un BC171, la corrente è limitata a circa 175mA ( più che sufficiente per le nostre amate radio...).
    Devo dire che la configurazione col Mos-fet è migliore, in quanto (come detto da Stefano ) il regolatore non eroga corrente e quindi non c'è pericolo di sovraccaricarlo....Grazie Stefano!
    saluti. B. Appena avrò finito di metterlo nel case manderò foto....
     
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    C'è un'altra buona ragione nell'usare un MOS invece che un BJT.

    In quest'ultimo, l'aumento della temperatura delle giunzioni comporta l'aumento delle correnti fino ad arrivare alla "valanga termica" e la conseguente distruzione del semiconduttore.

    Nel MOS invece, l'aumento di temperatura riduce la mobilità delle cariche nel canale, e questo produce una riduzione della corrente di drain nell'ordine di circa 0,3% per grado centigrado.

    Non significa però che si riduce la dissipazione del dispositivo, perchè le cariche non scorrendo, si concentrano nel canale ed è quindi fondamentale mantenere il componente all'interno della sua temperatura massima di lavoro per mezzo di un adeguato dissipatore.

    A differenza del bjt si ha però che la corrente nel carico, per effetto dell'aumento di temperatura, tende a diminuire.

    Ho semplificato un po' troppo forse, un argomento molto complesso ma quanto detto dovrebbe bastare ai nostri scopi.

    Un'altro circuitino che ti consiglio di provare è il seguente

    ATPWRSUPPLY

    Ingloba la funzione di "partenza dolce" realizzata dalla costante di tempo R1C2.
    All'accensione la tensione anodica salirà dolcemente, proprio come se fosse fornita da una raddrizzatrice.

    E' compreso un limitatore di corrente formato da R3-D1.
    Quando la cdt su R1 eguaglia la tensione di zener, quest'ultimo entra in conduzione chiudendo progressivamente il gate con il source...e la tensione in uscita scenderà.

    Inultimo realizza anche la funzione di giratore, ovvero un'induttanza virtuale, la quale darà enormi benefici in termini di abbattimento del ripple.

    E non finisce qui....ma per non diventar noioso...qui mi fermo.

    Ciao....
     
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    Grazie della....lezione! bello lo start lento ! e la protezione è + semplice che col bjt....GRAZIE.
    Saliti. B.
     
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    Buongiorno, allego lo schema definitivo, collaudato, del regolatore.
    il Power mos può essere sostituito con altri modelli di pari o superiori caratteristiche, il circuito è limitato a circa 175mA, ( + o - a seconda delle tolleranze dei componenti..), la tensione in uscita ( con circa 320 v in ingresso ) va da circa 55v a 300v, ribadisco che il mos va montato su un adeguato dissipatore infatti con Vout di 55v e I out di 175mA ( cioè nelle condizioni peggiori ) deve dissipare 46w...
    le resistenze sono da 1/2 w, il fusibile meglio sia un tipo rapido.
    Lo zener può anche essere omesso, è a protezione del Mos.
    Volendo si può aggiungere il circuito di "soft-start" come gentilmente suggerito da Stefano...
    saluti. B


    regolatore
     
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