(266) (278) GELOSO G257

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    Wunderlich
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    Prima di cimentarmi nella Phonola 717 ho messo mano al "Gelosino" G257 che mi hanno regalato insieme alla Tonfunk Violetta.
    Ho deciso di iniziare dalla parte meccanica, mi sono detto: se quella non funziona inutile mettere mano alla parte elettronica.
    Sembra funzionare, ho sostituito la cinghia ormai allentata dal tempo, per chi fosse interessato quella originale ha la sezione a T, introvabile oggi. Seguendo dei consigli trovati in rete ho montato un O-ring tipo 2187, trovato in un negozio di forniture nautiche (il titolare me ne ha regalate 4, se qualcuno ne avesse bisogno sono qui). Funziona.
    Unico problema è il movimento della leva (formata da 2 parti) che, in modalità riproduzione, fa mettere in posizione i due pattini di pressione del nastro sulle testine e il gommino che il gommino sul perno che regola la velocità del nastro. Questa leva ha il fulcro su un perno fissato al telaio, visto da sotto è come appare un ribattino. Il problema è che la leva sembra essersi saldata al perno, forse si sarà formata dentro della ruggine, e forzando a mano ruota tutto, con un certo sforzo, perno e leva tutto insieme. Ovviamente la molla di richiamo non riesce a muovere il tutto. Spero di essermi spiegato. Di seguito i disegni dei pezzi tratti dal Bollettino Geloso 92 (il G257 è trattato anche nei bollettini 82 e 92A, come parte elettronica il mio mi sembra quello del 92).
    Sono giorni che vado di Svitol, messo sulla parte superiore del perno con la speranza che penetri e sblocchi, ma niente. Ho anche tolto la rondella di bloccaggio (188) e smontato il gruppo con le testine per provare a estrarre la leva dal perno, anche così niente da fare. Riesco a stringere con la pinza la parte superiore del perno, ma gira tutto lo stesso. Non vorrei poi forzare troppo con il rischio di staccare il perno dal telaio.
    Avete consigli? Come sempre senza fretta, venerdì parto per un po' di giorni di vacanza, vi seguirò sul forum, le operazioni tecniche riprenderanno dopo il 20 agosto....











    Perno da sotto
     
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    Ti dovresti costruire un 'estrattore con una vite e un paio di staffette ad U e estrarre di forza la leva.
    Se viene via il perno, pazienza, lo rimpiazzerai con un perno simile con l'estremità filettata che bloccherai con un dadino al posto del rivetto.
    In questo caso, serve un amico torniomunito o conoscere un' officina meccanica che collabori.
     
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    grazie Michele per la risposta, non sono però esperto in materia di estrattori, non è che riesci a recuperare un'immagine dell'attrezzo che hai ipotizzato?
     
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    Radiotron
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    Questo è quello che intendo.


    estrattore

    Quando mi è servito me lo sono preparato con scarti di minuteria da ferramenta.
    E' importante che la staffetta sia ben rigida.

    Tenendo fermo il dado con una chiavetta e avvitando la vite, si riesce a esercitare una notevole forza di estrazione del perno dalla sua sede.
     
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  5. coruja
     
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    Buon giorno Federico ! Forse arrivo tardi , una soluzione che nei miei anni di lavoro a quasi sempre funzionato per questi problemi meccanici è questa : metti 3 gocce di olio per freni idraulici nel perno / boccola , lascia agire una nottata , scaldo la boccola , magari con un saldatore 60 /100 W , dopo di che prova ad estrarre magari con l'estrattore !!!! Buon lavoroe un saluto da Natal !!!
     
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    Grazie Michele e Natal, metterò in azione i vostri consigli, ma non subito. Sarò via per un po' di giorni di ferie. Poi vi aggiornerò.
     
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    Bravo Natal, avevo dimenticato di dire di scaldare il pezzo esterno, sicuramente aiuta.
     
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  8. Gennaro Giorgio
     
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    Ciao, il mio consiglio ( non so se arrivo tardi) se non ci sono componenti infiammabili e che potrebbero deformarsi potresti riscaldare il perno con un piccolo saldatore a gas di quelli che si ricaricano con il gas degli accendini, il metallo riscaldandosi aumenta leggermente di volume per poi ritornare al suo posto nel dilatarsi si dovrebbe sbloccare.
    Io ho testato varie volte questo sistema con risultati ottimi.
    gengio1959
     
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  9. coruja
     
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    Ciao a tutto il Forum ! Natal è la città dove vivo !!! E' la capitale dello stato del Rio Grande do Norte ( Brasile ) !!!! Ciao a tutti !!
     
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  10. Lorenzo R.
     
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    Ottimo, il forum sta diventando internazionale!
    Un benvenuto partricolarmente caloroso al nostro iscritto più lontano, almeno credo.
     
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    Benvenuto Gennaro, ottimo consiglio.

    Coruja, in Italia il nome Natale è abbastanza comune e abbiamo pensato che ci fosse anche Natal, altrove.
    Come sono le radio brasiliane?
    Pippo le immagina formose, io tecnicamente esotiche....

    Gennaro e Coruja, dato che vi siete iscritti, se avete qualche restauro in corso, saremmo contenti se partecipaste con una discussione.

    Edited by elettronialtramonto - 30/7/2016, 09:14
     
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    Grazie Coruja e Gennaro per i consigli, ho provato a scaldare la parte con il saldatore (che non è di grande potenza) ma non si è sbloccato, fiamme di accendini non posso usarle, c'è vicino il tasto di avanzamento in plastica, incollato e quindi non rimuovibile.
    Avendo dovuto rimandare la partenza per la montagna (spero domani di riuscire a partire) ne ho approfittato per andare avanti con il Gelosino. Non essendo riuscito a sbloccare il perno ho aggiunto una seconda molla di richiamo e così il leveraggio funziona. Non è la soluzione da purista ma piuttosto che rischiare di rompere il tutto preferisco così.
    Ho riunito quindi la parte meccanica all’elettronica e dato tensione con il variac. Dopo una mezzora a 100V ho piano piano aumentato fino ai 220V. Nessuna fumata o rumore strano. Il registratore funziona in ascolto (sul nastro trovato nel registratore si sente un coro di bimbe che cantano “Sandokan” e altre amenità, il che fa pensare alla fine anni ’70). Mancando il microfono non ho potuto provare la registrazione.

    Non ho cambiato, per il momento alcun componente. Ho misurato un po’ di tensioni e rispetto al Bollettino (il 92) ci sono delle differenze. Volendo evitare cambi a tappeto (sul web ho trovato chi consiglia di cambiare tutti i condensatori a carta, soprattutto i “Circe”) vi indico le misure trovate per un vostro “consulto” (con volume a 0)

    Al + del raddrizzatore 207V in ascolto invece di 190V. e 200V in registrazione invece di 177V

    Sui piedini della EL95:

    in posizione ascolto (2, Catodo)=5,16V invece di 9,8V (3, Fil)=3,27V invece di 6,2VCA (5, Anodo)=195,5V invece di 178V (6 G2)=183,2V invece di 178V

    in posizione registrazione (2)=5,85V invece di 11V (3)=3,25V invece di 6,2VCA (5)=186,8V invece di 162V (6)=170,8V invece di 159V

    Non ho ancora misurato la 12AX7



    Le scritte a matita non sono mie, erano già sul Bollettino scaricato e indicano le modifiche apportate allo schema per la seconda versione (Bollettino 92A)

     
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    Arcturus
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    Un consiglio: prima di misurare tensioni e sostituire componenti proverei il registratore in modalità registrazione procurandomi un microfono piezo e poi provare a registrare qualcosa. In seguito, in caso di problemi intervenire sulla parte elettronica.
     
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    Microfoni non ne ho......
     
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  15. Lorenzo R.
     
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    Bene, anche se da domani a quanto pare sopsenderai i lavori su questo registratore, inserisco qualche commento che ti servià al ritorno dalla montagna.

    Come accade nelle radio, anche nei registratori vi sono componenti che tipicamante richiedono d'essere sostituiti.
    Ad esempio, il G257 monta un raddrizzatore al selenio che come ben sai va "isolato" e sostituito prima ancora di mettersi a lavorare sul resto del circuito.
    Non ti dico di più perché sei un fedlissimo del forum e penso che tu abbia già letto e "straletto" quel che è stato scritto al riguardo.

    Per gli elettrolitici di filtro ci si comporta come nelle radio, ma nei registratori è altamente raccomandabile sostituire preventivamente l'elettrolitico di catodo della finale.
    Questo perché, in modalità "registrazione", la stessa valvola funziona come oscillatore di cancellazione e premagnetizzazione del nastro.
    Se l'elettrolitico fosse guasto ("secco" o quasi aperto), la 6AQ5 all'apparenza funzionerebbe ancora benissimo come amplificatrice finale in riproduzione, ma non più come oscillatrice in registrazione.
    Di registratori non ne ho riparati molti, ma non ne ricordo nemmeno uno in cui non abbia dovuto per forza sostrituire l'elettrolitico di catodo della finale per farlo funzionare correttemente in registrazione.
    Ne ricordo invece diversi in cui non ho dovuto sostituire nemmeno un condensatore a carta.

    Veniamo alle tue misure di tensione.
    Quel che non torna nemmeno un po' è la tensione di filamento della 6AQ5: evidentemente l'hai misurata fra il piedino 3 e la massa, come per altro specifica la tabella cui ti sei riferito e dalla quale si deduce che un capo del filamanto (piedino 4) deve essere collegato a massa.
    Tuttavia, è impossibile che il filamento sia veramente alimentato a metà o quasi della sua tensione nominale perché la valvola non funzionerebbe.
    Ci viene in aiuto la tabella che troviamo nel bollettino 92a, dove è chiaro che un capo del filamento non è a massa e lo è invece il punto elettricamente "centrale" del circuito d'accensione.
    Il che torna decisamente anche con lo schema che hai inserito (nota com'è concepito il circuito di accensione).

    Meglio dunque riferirsi da ora in poi alla tabella del bollettino 92a, dove la tensione alternata al piedino 3 è praticamente quella che hai misurato ed è uguale a quella che devi trovare fra piedino 4 e la massa: la somma di queste due tensioni dà i 6.3 V che alimentano il filamanto.
    Inserisco lo schema e la tabella del bollettino 92a:

    G257_II

    Le altre tensioni?
    Da misurare nuovamente dopo aver sostituito l'elettrolitico di catodo della 6AQ5 e controllato i condensatori a carta.
    Dalle misure che hai rilevato (e dal fatto che la riproduzione sia normale e non distorta) non sembra affato che sia in perdita quello d'accoppimento fra placca del secondo triodo della 12AX7 e griglia della 6AQ5, non immediato da individuare perché c'è di mezzo il commutatore di funzione.
    Per valutare le condizioni degli altri condensatori d'accopiamento e disaccoppiamanto aiuteranno le misure di tensione sulla 12AX7.

    Infine, se non hai un microfono, per provare il G257 in registrazione puoi sempre immettere un segnale audio da un'altra sorgente come un lettore CD o MP3, meglio se con uscita ad alta impedenza e tenuto a volume basso.
     
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63 replies since 27/7/2016, 18:11   3435 views
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