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Le scosse elettriche sono molto pericolose e pertanto bisogna evitare di prenderle (mani asciutte, una in tasca come dice Michele, scarpe con la suola di gomma come minime misure), specialmente se non si ha un'alta resistenza corporea: è tale la resistenza che, a mani asciutte e stringendo in ciascuna mano i puntali di un ohmmetro digitale, superi i due Mega ohm (con le mani bagnate o soltanto umide di sudore la resistenza scende a 0,5 Mega ohm!).
Le scosse più pericolose sono quelle della corrente continua anodica, sia perché la tensione è più elevata (può raggiungere in alcune radio anche i 380V), sia perché, a differenza della corrente alternata, tende a penetrare nei muscoli e quindi anche nei polmoni e nel cuore, bloccando la respirazione e i battiti (massaggio cardiaco e respirazione artificiale in attesa di idoneo soccorso medico!).
Ma anche quelle da corrente alternata di rete non scherzano e le radio ad autotrasformatore sono una trappola in questo senso, perché il loro telaio (e quindi gli alberini dei potenziometri, della sintonia e dei commutatori di gamma!) sono sotto corrente. Pertanto è buona norma per queste radio isolarsi dalla rete:
1) alimentando la radio con un variac a trasformatore o comunque con un trasformatore 220:110/220;
2) usando guanti di lattice usa e getta, ma di quelli più spessi per uso industriale e non casalingo;
3) isolando il pavimento su cui lavoriamo con un tappeto di gomma spesso (non di plastica o di linoleum, che possono trattenere umidità).
Ricordarsi sempre che le scosse più pericolose sono quelle che si prendono quando si toccano i due elettrodi della corrente! E per evitarle non sono sufficienti l'uso di trasformatori, di scarpe con suola di gomma o di tappeti di gomma, ma solo l'uso di guanti di gomma (almeno nella sola mano che di norma non si usa: per i destri guanto nella sinistra e per i mancini guanto nella destra).
Un altro pericolo in agguato è lo scoppio dei condensatori elettrolitici, che può capitare anche dopo le prime accensioni e anche su quelli di recente acquisto (ormai di fattura scadente!). La protezione minima può esser data dagli occhiali da vista; ma meglio e per chi non ha problemi di vista sono gli occhiali protettivi trasparenti per uso industriale. E' buona norma utilizzare condensatori elettrolitici con tensione di lavoro almeno il doppio di quella anodica di alimentazione.
Sono graditi interventi sull'argomento.
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Corretto , andava ricordato,a beneficio in particolar modo dei giovani che si avvicinano a questo mondo,alcune volte a digiuno delle più elementari norme di sicurezza,semplicemente perchè abituati a smontare computer dove è quasi impossibile prendere la "scossa" . -
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Pippo hai fatto una buona sintesi.
Aggiungiamo qualche altro argomento e poi lo condensiamo ulteriormente come una lista.
Da parte mia, posso dire ancora che è importante avere le spalle libere. In caso di scossa si deve avere lo spazio per ritrarsi posteriromente.
In altri termini la sedia deve essere discosta dalla scrivania.
In ordine sparso:
il trasformatore o variac deve essere in primo piano con la possibilità di staccare immediatamente la spina se qualcosa inizia a fumare o incendiarsi.
Deve avere una grossa spia molto luminosa che indichi la presenza di tensione. Statisticamente negli ultimi tempi mi è capitato più di una volta d'intervenire con le mani dentro la radio senza averla distaccata dalla rete. Meglio non usare l'interuttore della radio per accendere e spegnere, ma staccare solo la spina.
Le radio ad autotrasformatore, oltre ad esporre il telaio a potenziale di rete (con la roulette russa del verso della spina), hanno anche la prerogativa di portare il pannello di qualsiai strumento, oscillosopio, generatore RF o BF allo stesso potenziale del telaio. Questo avviene tramite il collegamento di massa dello strumento. E' fondamentale il trasformatore d'isolamento.
Anche le radio a trasformatore con primario e secondario galvanicamente isolati, possono fare scherzi.
Il condensatore antidisturbo se presente ed in perdita, può generare le stesse problematiche di cui sopra.
Controllare sempre preventivamente se il telaio è isolato. Con il tester o un cercafase.
Altro seguirà....... -
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Prima la sicurezza! - Safety First!
Precauzioni per non correre rischi durante la riparazione degli apparati valvolari
1- Assicurarsi che l' apparato sia spento (staccare la spina!) ed gli elettrolitici scarichi prima di iniziare ad operare sui componenti. Controllare con il tester il livello di tensione residuo.
2- Quando si fanno dei rilievi di tensione mettere una mano in tasca e utilizzare un coccodrillo per il puntale negativo. Con l'altra mano usare il puntale positivo. In alternativa indossare un guanto di gomma. Evitare assolutamente di avere le mani umide.
3- Se l' apparato è alimentato con autotrasformatore utilizzare un trasformatore separatore (220/220).
4- Sincerarsi che il telaio non vada sotto tensione a causa della dispersione del condensatore antidisturbo. Utilizzare il tester per misurare la tensione tra il telaio e la terra dell' impianto di rete.
5- Mettere un tappeto di gomma spessa sotto la sedie/tavolo di lavoro.
6 -Utilizzare occhiali protettivi (se non si fa già uso di occhiali da vista) per evitare danni agli occhi in caso di esplosione di un condensatore.
7- Tenere a distanza dall' apparato (e dal saldatore!) materiale facilmente infiammabile : Alcool, solventi, lubrificanti...
8- Lasciarsi alle spalle lo spazio per ritrarsi nel caso ce ne fosse la necessità. Evitare di bloccarsi con la sedia attaccata al tavolo.
9- Preliminarmente e durante le operazioni di riparazione, inserire un tester come amperometro in serie all' alimentazione da rete. Controllare la corrente a regime (normalmente varia tra i 150 ed i 400mA a seconda della taglia della radio) e monitorarla spesso. Se aumenta senza motivo apparente, staccare subito la spina e "palpare" il trasformatore ed i condensatori alla ricerca di un surriscaldamento. Eviteremo gravi danni all' apparato o anche cose peggiori.
10- Attenzione ad alcune valvole, possono essere radioattive! Le più comuni sono le regolatrici di tensione e le valvole utilizzate in taluni apparati termostatici. Portarle presso i VV.FF. per lo smaltimento in sicurezza. Non maneggiarle senza averle messe in un' involucro protettivo. Se si rompono lasciate tutto lì e chiamate i VV.FF. Qui c'è una lista di valvole pericolose:
https://sites.google.com/site/electronsfad...ole-radioattive
e anche qui :
www.tubecollector.org/documents/radioactive.htm.
In tutti i casi tenete conto che nel catodo/filamento delle valvole c'è Bario, Torio e altre sostanze spiacevoli. Trattate eventuali cocci come rifiuti speciali.
Edited by elettronialtramonto - 22/2/2018, 18:22. -
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Signori, al solo scopo di valutazione ho misurato la radioattività di una 0A2, che è risultata essere di circa 0,65/0,68 uSv/h quando il normale livello in casa e fuori è di 0,16/0,18 uSv/h.
la misura è stata effettuata con questo contatore: RADEX RD1503+
Saluti. B.
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Beppe, quindi confermi che è un livello basso e se non si rompono non c'è pericolo, vero? . -
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Si confermo, comunque è ben al di sopra dei valori naturali, io le metterei tutte assieme ( avendone + di una..) in un barattolo di metallo e le terrei in garage...dato che già ad un metro la loro radioattività è trascurabile....comunque meglio essere prudenti. posto foto delle misure fatte su due 0b2 e su una sola rispetto al valore basale. 
Valore senza valvole nei paraggi...
con due tubi...
una sola.. -
Lorenzo R..
User deleted
Ottima idea aver svolto queste misure per rendere più oggettive le conclusioni sui pericoli di queste valvole.
Abbiamo già parlato di valvole radioattive e tutto sommato si può dire che quelle presenti nelle radio e negli strumenti da laboratorio "normali" non comportano pericolo, a meno che non si tengano lettralmente addosso per un periodo molto lungo.
D'altra parte, molti di noi avranno portato al polso degli orologi a quadrante fosforescente che sono anche più radioattivi di una 0A2... In particolare, certi vecchi modelli di una prestigiosissima marca che non nomino ma che non è difficile immaginare.
Giova però ricordare che una sostanza debolmente radioattiva diverrebbe invece pericolosa se in qualche modo penetrasse nel nostro corpo (per ingestione, inalazione, tramite una ferita, per assorbimento attraverso la pelle), dove continurebbe a irradiare per tutto il resto della nostra vita e direttamante nei nostri organi interni.
Per questo insistiamo a dire che il pericolo sussiste solo quando si rompe l'ampolla di vetro: i cocci e la struttura interna si devono trattare come "rifiuti speciali", senza toccarli con le mani e facendo in modo che non si disperdano particelle nell'aria.
Precauzioni eccessive? In molti casi penso di sì, ma sarebbe difficile indicare con precisione quali...
Credo che sarebbe complicato e soprattutto inutile approfondire; più semplice e sensato abbondare con la prudenza.. -
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Sul sito ho inserito una lista delle valvole contenenti materiale radioattivo.
La pubblico in quanto non ho visto nessun altra lista così completa in rete.
Da quello che ho capito dal documento cartaceo, trovato in un mercatino insieme ad altro materiale, la lista è stata estrapolata da vecchi bollettini militari americani TB 43-0116.
https://sites.google.com/site/electronsfad...ole-radioattive. -
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Ottimo, Michele. Preciso soltanto per chi è nuovo o distratto che il "Sito" è quello di "Elettronialtramonto", alla voce "Valvole radioattive". . -
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Grazie , vado a leggerla. .
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