La radio a galena

di Quinto Dalmasso

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    Di seguto c'è il link per una presentazione incentrata su questa radio minimale :


    www.dropbox.com/s/qog5e2qw3m7fkdy/...alena.pptx?dl=0
     
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    Non avevo avuto modo di vedere le tue meraviglie prima, Quinto, perché sono stato assente, ed ora sono sbalordito! Ho cominciato ad appassionarmi alla radio all'inizio degli anni '50, a dieci anni, quando da una piccola scatolina di plastica bianca che avevo comprato attraverso un annuncio letto sulla "Domenica del Corriere" (ve la ricordate con la sopra copertina verde e le tavole illustrate di Beltrame?) ho sentito magicamente scaturire suoni, canti e parole senza alcuna necessità della corrente elettrica. Era una radio a diodo al germanio, con cuffia tipo auricolare telefonico, che aveva persino una rotellina per regolarne il volume, allontanando o avvicinando la lamina metallica ai magneti. Da quel momento mi appassionai alla Radio e costruii la mia prima a galena e poi anche a lametta da barba, come quella di Olivie. Quest'ultima però riuscii a far funzionare solo dopo qualche anno, dopo che passai ai circuiti a valvole e costruii la mia prima trasmittente in onde medie, con la quale riuscii a trovare il punto sensibile sulla lametta, data la vicinanza.
    Le meravigliose radio che ci hai fatto vedere appartengono tutte alla tua collezione?
     
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  3. Quinto1953
     
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    Io sono appassionato di queste cose si vede, si le radio sono mie e sono forse molte anzi... senza forse "troppe" dice mia moglie.
    Io ho collezionato non per il valore non mi interessa, solo per passione. Ogni radio dalla più importante alla più banale mi ricorda una storia, nella collezione ho programmato e realizzato un percorso, alcune per la storia del design, alcune per la storia del fascismo e altre perchè mi piacciono insieme ci sono fonografi organetti registratori filo e a nastro giradischi mangiadischi-cassette e radioline a transistor. tutto per allestire un piccolo museo un percorso ben definito
    ma nessuno mi da una mano nel paese dove vivo con un bottiglione e una polenta sono tutti felici della radio dicono fa rumore..
    devo dire che il bottiglione e la polenta piace anche a me ma forse non basta.
    Per far comprendere come la penso racconto questo. Io ho delle radio da fare piccoli restauri importanti es Watt radio a cupola uan rurale, ma io adesso quando posso ho voglia di restaurare una SARCA il classico fagiolo privo di valore commerciale perchè?
    Perchè è una radio con le valvole serie miniatura con filamento a 1,5 volt e anodica a 67,5, me la sogno finita con una scatola di legno con sopra riportati i disegni delle pile dell'epoca. Lei era la radio delle zone non elettrificate della pianura porta con se una storia.

    Curiosità In edicola è uscita la rivista Conoscere la storia interessante per il codice enigma e l'articolo dal carillon all I.pad carino ma noi avremmo inserito foto migliori . Il mio sogno era di fare un percorso del genere ma.ma ma tanti ma.
    five
    allego la foto di un organetto
    I66YUz5l
     
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    Le pianole a rullo di carta traforata le conoscevo, ma l'organetto non lo avevo mai visto: funziona con lo stesso sistema, penso. Grazie.
     
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    ...erano i primi anni '50, abitavo co' i Nonni ' in via della Luce ,angolo via de' Genovesi a Trastevere,la nostra casa era venuta giu con le bombe degli Alleati.
    Un biscottificio a due passi ci dava il buon giorno col profumo del forno,a quell'ora passava il lattaio con un triciclo a pedali girando la manovella di un organino stonato,ogni giorno della settimana cambiava musica, come un calendario.Mia Madre diceva dei nomi che io credevo fossero dei proprietari dei dischetti di cartone ,solo piu'tardi ho capito il valore di quella musica stonata...

    Caro Five ,il tuo organetto mi ha portato la cartolina di un'epoca tragica e meravigliosa della mia infanzia!

    Non ti crucciare se preferiscono vino e polenta,i nostri cuori battono per stelle che non vogliono saperne di noi.
     
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  6. Quinto1953
     
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    Pipposuper se mi parli della Domenica del corriere mi ricordi la nonna paterna. In casa mia arrivava Famiglia Cristiana "siamo nel periodo della Phonola nel sacco di juta" mentre mia nonna acquistava proprio la domenica io ero incuriosito da questi colori vivaci e dai racconti di cronaca me li ricordo quasi come animati. Ricordo poi il suo gatto che si appisolava sulla radio per il tepore delle valvole, io avevo si e no 7-8 anni e ricordo il profumo di mele nella sua camera da letto, ne conservava sempre una cassetta in un armadio a muro nascosto da una tenda, chissà perchè li. Sempre nella camera conservava le uova di gallina sommerse nel grano per conservarle a lungo in un mobile chiamato da noi (farinera), mobile con coperchio ribaltabile diviso da 3 scomparti, in uno il grano in chicchi e nell'atro la crusca nel terzo la farina di mais per la polenta.
    insomma che bello mi piace ricordare
    a presto five
     
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5 replies since 12/2/2015, 22:07   460 views
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