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.Però lo stadio finale può ancora essere in classe C o deve essere in classe A?
A lume di naso direi che lo stadio finale debba essere necessariamente in classe A. Operare il finale il classe C vorrebbe dire introdurre una distorsione su tutto il segnale. La forma della portante può essere ricostruita da un circuito accordato sulla frequenza dell'oscillatore, ma non credo si possa dire lo stesso per le bande laterali, che non hanno neppure una frequenza fissa.
Correggetemi se sbaglio. -
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Facciamo un semplice ragionamento: Qual è il circuito rivelatore AM più semplice?
Se Vi è il segnale RF ed eliminiamo C, Vo che forma ha? Ci interessa davvero amplificare in classe A il segnale RF?NO
Il ricevitore ricava l'informazione di bassa frequenza delle variazioni di ampiezza della portante, nel caso più semplice, tramite il rivelatore di inviluppo dove la costante di tempo è RC, non importa quanto sia distorta la portante che può essere anche un'onda quadra. E' il segnale modulante che deve avere minima distorsione.
In termini di efficienza lo stadio RF, se a tubo, deve essere in classe C, se a semiconduttori può essere in classe D, E.
Un vecchio "Radio Handbook" del 1936 riporta quanto segue
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Perdonami Stefano, ma non mi hai convinto del tutto. Mi rendo conto di parlare senza una realizzazione o una simulazione per sostenere i miei argomenti.
Se per il CW e FM va bene la classe C, perché l'ampiezza della RF non cambia l'informazione trasmessa, credo che non sia lo stesso per le emissioni AM, la classe C porterebbe ad un "squadramento" del segnale emesso. Ovvero, nei minimi di modulazione, sotto una certa soglia, non c'è emissione e sopra un certo minimo, vi è il 100% della emissione.
Ritaglio preso da:
GLI AMPLIFICATORI RF DI POTENZA A TUBI EA STATO SOLIDO I0FDH www.ariroma.it/docs/docum/amp_pot.pdf
In pratica per passare da una classe all'altra, basta variare la tensione di polarizzazione della griglia controllo della finale.
Non vorrei che la insoddisfacente modulazione con tubi di potenza più elevata, nelle realizzazioni di Giovanni e Marco, dipendesse solo dalla errata classe di lavoro del tubo RF.
Francesco. -
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Mi arrendo, serve uno stadio finale in classe A pura . -
.CITAZIONEIl ricevitore ricava l'informazione di bassa frequenza delle variazioni di ampiezza della portante, nel caso più semplice, tramite il rivelatore di inviluppo dove la costante di tempo è RC, non importa quanto sia distorta la portante che può essere anche un'onda quadra. E' il segnale modulante che deve avere minima distorsione.
In termini di efficienza lo stadio RF, se a tubo, deve essere in classe C, se a semiconduttori può essere in classe D, E.
Quindi, se ho capito bene, si può trasmettere in classe C anche un segnale modulato a monte del tubo finale??? Se si, mi si è appena aperto un mondo!. -
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L'inverter del fotovoltaico produce un segnale sinusoidale "puro".
Ma come fa se i pannelli generano la CC e lo stadio di potenza dell'inverter lavora in PWM, cioè peggio che in classe C ?
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.L'inverter del fotovoltaico produce un segnale sinusoidale "puro".
Ma come fa se i pannelli generano la CC e lo stadio di potenza dell'inverter lavora in PWM, cioè peggio che in classe C ?
Beh, qui la questione mi appare più semplice. All'uscita di un inverter posso piazzare un banco di filtri LC tarati su 50Hz e "ripulire" l'onda dalle armoniche, perché tanto mi interessa la sola componente a 50Hz.
L'esempio della modulazione AM mi resta invece controintuitivo perché devo ottenere un onda BF a bassa distorsione da uno stadio non lineare, e devo ottenerla senza utilizzare nessun filtro tarato su quella frequenza (che tra l'altro è variabile all'interno dello spettro audio). Dovrò ragionarci su e farmi tornare la cosa
A questo punto però mi esce spontanea una domanda: se è possibile modulare facilmente il segnale a monte dello stadio finale e tenere il finale in classe C, allora perché gli ingegneri si sono complicati la vita modulando di placca enormi stadi di potenza con costosi trasformatori? Immagino ci sarà un motivo per cui, progetti domestici a parte, alla fine conviene modulare di placca. -
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Perché ascolto "bene" la musica dal mio amplificatore in classe D?
E' a tutti gli effetti un trasmettitore. Ha una portante a 60kHz ed è capace di riprodurre la gamma audio da 10Hz a 20kHz, ha pure dinamica, quindi si può dire che la portante sia modulata in AM eppure i finali lavorano solo in on-off.
Si ok, alzo definitivamente bandiera bianca!. -
.Perché ascolto "bene" la musica dal mio amplificatore in classe D?
E' a tutti gli effetti un trasmettitore. Ha una portante a 60kHz ed è capace di riprodurre la gamma audio da 10Hz a 20kHz, ha pure dinamica, quindi si può dire che la portante sia modulata in AM eppure i finali lavorano solo in on-off.
Si ok, alzo definitivamente bandiera bianca!
Metti via la bandiera, ci credo è che semplicemente non credevo fosse possibile. Tra l'altro la cosa mi interessa molto e credo farò qualche tentativo in tal senso sotto le feste
Mi resta comunque questa curiosità:CITAZIONEse è possibile modulare facilmente il segnale a monte dello stadio finale e tenere il finale in classe C, allora perché gli ingegneri si sono complicati la vita modulando di placca enormi stadi di potenza con costosi trasformatori?. -
.Mi resta comunque questa curiosità:
se è possibile modulare facilmente il segnale a monte dello stadio finale e tenere il finale in classe C, allora perché gli ingegneri si sono complicati la vita modulando di placca enormi stadi di potenza con costosi trasformatori?
La tua curiosità dipende dalla classe C oppure se lo stadio RF fosse in classe A, B, AB ecc ecc cambierebbe qualcosa?
Stiamo parlando di piccoli trasmettitori, non di centinaia di kW e in questo segmento sì, è più facile modulare il pilota.
Esempio?
Tutti i così detti amplificatori "lineari" OM e CB sono pilotati da un segnale già modulato, che sia AM, FM oppure SSB e forse il CW è l'esempio più lampante: In assenza di manipolazione la potenza è zero perché viene a mancare il segnale pilota.. -
.CITAZIONELa tua curiosità dipende dalla classe C oppure se lo stadio RF fosse in classe A, B, AB ecc ecc cambierebbe qualcosa?
Mi riferivo alla classe C solo perché non credevo si potesse modularla a monte del finale. A questo punto possiamo estendere il ragionamento a tutte le classiCITAZIONEStiamo parlando di piccoli trasmettitori, non di centinaia di kW e in questo segmento sì, è più facile modulare il pilota.
Questo mi torna, perché, intuitivamente, più piccolo è lo stadio più sarà facile modularlo (anche con una modulazione in serie, che diventa rapidamente proibitiva già a potenze modeste). Quello che a questo punto non capisco è perché negli impianti a altissima potenza si vada a modulare l'anodica del finale. Il discorso mi tornava fino a stamani, perché ero convinto non ci fosse altra scelta, ma adesso faccio fatica a giustificarlo: perché usare un trasformatore costoso e complicato se posso modulare la portante 4 o 5 stadi prima?
Spero di aver chiarito la mia curiosità.