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--- parte seconda ---
Buon pomeriggio, nell' attesa dell' arrivo del circuito ho dato uno sguardo allo schema elettrico, direttamente scaricabile dal sito : Sch-UNO-Rev3
Sullo schema si vede bene che il sistema e' composto da due sistemi collegati insieme. Un processore ATMEGA16U2 SMD (gia' completo di firmware) quarzato a 16MHz con la funzione di interfaccia USB e programmatore. Mentre l'altra cpu, ATMEGA328P DIP a 16MHz e' il vero e proprio processore programmabile dall' utente. Completano il circuito un paio di regolatori di tensione e qualche altro componente. I programmi per il PC sono scaricabili al sito : Alduino Software e comprendono sia Windows, Linux e Mac. Qui invece il Getting started di uno.
Studiare prima di iniziare a fare esperimenti mi sembra una premessa fondamentale. Scrivero' la terza parte quando arrivera' l'attrezzatura con l'unboxing e i soliti primi esperimenti. Break a LED 
--- fine seconda parte ---
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Abdahl, seguo con interesse gli sviluppi..... A chi anni fa :acquistai il kit, start Arduino.
I'ove ce di tutto, scaricato il programma sul PC, collegato all USB e lanciato il programma blinker LED... Funzionante.
Dopo di che mi sono preso il libro, primi passi di Arduino...
Ed la programmazione in C+, poi riposto tutto in garage.
Un po', per il tempo mancante, vuoi anche il linguaggio C, mai affrontato. Ed il tuuto sceso nei bassi fondi, riposto in una. scatola.....
Ma chiedimi mi piacerebbe "reiniziare".....
Buona domenica.
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...qui si apre un abisso!
faccio parte anche io di quelli che hanno iniziato ad affacciarsi qualche anno fa ad Arduino, ho cominciato con un clone Uno tanto per capire e fare esperimenti. Dato che sono passato anch'io dal botto di cortocircuito, mi sono attrezzato montando l'Arduino su un supporto in modo da non averlo in giro sul banco con il rischio che vada a toccare qualcosa.
La soluzione è anche comoda perchè se ti capita di bruciare il chip ATMega, lo cambi senza dissaldare nulla, visto che è montato su zoccolo.
Per i pochi progetti che ho realizzato, ho invece usato le versioni Micro, comode e piccole, quindi sulla scheda Uno faccio le prove e poi quando ho finito passo la realizzazione sulla versione micro.
Devo riconoscere che il sistema è veramente molto potente, nel senso che si possono tranquillamente risolvere quasi tutte le necessità elettroniche con pochissime richieste hardware, in più c'è una miriade di schede già pronte sia di sensori input che uscite output, basta solo cablare le schede...il problema è il codice...
...per chi come me (1962) abituato a valvole e transistor autodidatta, capire e implementare il codice è faticoso, ho provato a leggere manuali e ho anche partecipato ad una serie di corsi, ma faccio fatica...eppure non sembra complicato, ma mi manca proprio la mentalità della programmazione...ad ogni modo anche se il nostro forum si occupa principalmente di restauro di apparecchi d'epoca, non sarebbe male dedicargli uno spazio ad hoc.
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Servirebbe un insegnante, disposto a impartire lezioni, per chi come me non capisce niente di programmazione.
Magari iniziando con l'acquisto di determinati kit su cui iniziare gli esperimenti, sono d'accordo che esistono libri in cui si spiega la programmazione, ma ai libri purtroppo non si possono fare domande.
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..ecco il mio Uno modificato..
Ho montato Arduino su un ritaglio di pvc così non tocca in giro...
ho eliminato il connettore USB perchè mi costringeva ad utilizzare un cavo ingombrante, ho quindi eliminato l'originale porta USB tipo B con un più piccolo terminale tipo micro B
stesso discorso con la presa jack di alimentazione esterna...tolta
Ho aggiunto un interuttore sull'alimentazione dei 5V della USB, così posso spegnere Arduino comodamente, senza staccare la USB ogni volta, specialmente quando si traffica sulla piastra per modficare qualche collegamento.
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CITAZIONE (albel51 @ 8/3/2021, 15:48) Servirebbe un insegnante, disposto a impartire lezioni, per chi come me non capisce niente di programmazione.
Magari iniziando con l'acquisto di determinati kit su cui iniziare gli esperimenti, sono d'accordo che esistono libri in cui si spiega la programmazione, ma ai libri purtroppo non si possono fare domande.
...aggiungo anche che in rete ci sono molti forum dedicati, ma alla fine ci trovi una serie di utenti espertissimi che spesso danno tutto per scontato, almeno in questi anni ho provato a seguirne qualcuno, ma non è semplice.
Sono d'accordo sul fatto che non si può entrare su un forum e chiedere che qualcuno ti scriva il codice del progetto che hai in mente, è giusto arrivarci dopo un minimo di studio e sperimentando, però molto spesso le risposte che si ricevono non sono di grande aiuto.
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Sante parole , per noi inesperti , resta solo da dedicare tempo e sperimentare....la voglia e curiosità non manca, ma aimè scarseggia il tempo libero...almeno per me !!!!
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Nulla è indispensabile. Il 99,999% di chi usa arduino non capisce un H ne di programmazione e nemmeno di elettronica
Se avete problemi con i linguaggi in testo strutturato potete programmare in LADDER usando LD micro
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Il problema è sempre lo stesso o si dedica molto tempo alle sperimentazioni o non si ottiene niente e siccome noi del secolo scorso siamo già restii al software, finiamo immancabilmente per metterlo da parte.
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CITAZIONE (#Stefano# @ 10/3/2021, 20:10) Nulla è indispensabile. Il 99,999% di chi usa arduino non capisce un H ne di programmazione e nemmeno di elettronica Se avete problemi con i linguaggi in testo strutturato potete programmare in LADDER usando LD micro
devo darti ragione Stefano...quando ho frequentato il minicorso Arduino ero in un gruppo dove l'unico a capire qualcosa di elettronica ero io!
...c'era gente che non sapeva come gestire un regolatore lineare lm317...per non parlare di come saper usare un saldatore!
.... però conoscevano due - tre linguaggi di programmazione! e io che tra me pensavo...ma come si fa a venire ad un corso di elettronica e non saper saldare!
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Per programmare non serve saper saldare, serve un pc, poi io vorrei vedere queste persone se sono in grado di soddisfare le esigenze di un semplice circuito.
Io ho visto riparatori radio TV con tanto di negozio che non sapevano saldare.
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..in ogni modo, nella mia piccola esperienza, secondo me l'errore di base è quello di voler passare direttamente dall'idea del progetto al codice di programmazione.
in questo modo non si arriva a programmare nulla secondo me..e si rischia di perdere tempo!
la fase intermedia che non viene mai spiegata nei forum è mettere su carta il progetto in un modo logico usando uno schema a blocchi e farlo funzionare in maniera logica...solo a quel punto entra in gioco la programmazione e qualcuno che ti guidi a tradurre in codice lo schema logico...
per fare un esempio banale...in elettronica circuitale un comando di un pulsante significa chiudere un contatto e vedere accendersi una lampadina...in Arduino devi pensare invece che il programma vorrà sapere cosa fare sia che il pulsante sia chiuso che aperto...se non lo dichiari Arduino si blocca ed aspetta....questo per noi della generazione dei triodi è spiazzante....
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C'è PictoBlox. Un "linguaggio" dove le istruzioni sono dei mattoncini, come i lego. Non serve conoscere nulla!!
Robot a 2 assi comandato da wifi
Il solito led lampeggiante
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Complimenti, mi sembra un ottima idea.  Vedo che il processore e' programmabile in AVR Assembler e penso che non si puo' prescindere dalla conoscenza del set di istruzioni. Tutt' altro che semplici data anche l'archittettura RISC e i tanti registri. Vedo anche che non ci sono protezione ESD sugli ingressi.
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CITAZIONE (addolorato @ 10/3/2021, 21:26) ... penso che non si puo' prescindere dalla conoscenza del set di istruzioni. Tutt' altro che semplici data anche l'archittettura RISC e i tanti registri. Vedo anche che non ci sono protezione ESD sugli ingressi.
Prescindi pure 
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105 replies since 6/3/2021, 11:21 2901 views
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