Informazioni su rigenerazione cinescopi

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    Wunderlich
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    Ho trovato on-line tantissimi accenni alle procedure per rigenerare i cinescopi specialmente quelli più antichi. Anche con alcune differenze mi sembra di capire che il principio sia quello di applicare una tensione con poca corrente ad una certa frequenza sui cannoni B/N e colori.
    Se qualcuno ha esperienza ho visto degli schemi che in effetti si collega il catodo di riferimento e un altro PIN del cinescopio. Qual è questo secondo PIN? Una griglia suppongo, Ma quale? Ho recuperato un paio di apparecchi che sono mancanti però della connessione finale allo zoccolo del CRT e quindi per poterli testare su un cinescopio sacrificabile Devo inventarmi le connessioni.
     
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    I rigeneratori di cinescopi che conosco io si basano tutti sul principio di applicare una tensione positiva sulla griglia controllo e catodo
    in modo da provocare una scarica fra i due elettrodi, così facendo la scarica toglie l'ossido che si forma sul catodo che riprende parte della sua emissione.
    Ma c'è sempre il rischio di distruggere il cinescopio irrimediabilmente, quindi va fatto solo su cinescopi al limite del funzionamento che comunque andrebbero sostituiti, poi la cosa non è molto duratura di solito dopo qualche mese si ritorna daccapo.
    Poi va fatto da persone esperte perchè se si insiste il cinescopio si rovina e se si tiene poco non serve a niente, a tale scopo alcuni rigeneratori avevano uno strumento per verificare la corrente raggiunta dal processo di pulizia.
    Poi cerano quelli a ultrasuoni che funzionavano un pochino meglio ma comunque è sempre un ripiego e poco durevole.
     
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    Quindi diciamo alla Rozza si applica sulla griglia più vicina al caldo sullo scherma. Ne ho sottomano uno della lase rcu1 che applica 250v fra canto e griglia per circa 2 minuti con un onda quadra di circa 17 khz. Poi un'altro della Giorgi e Nucera che dovrebbe essere equivalente. Quelli ad ultrasuoni avevano qualcosa di piezoelettricoo?
    Grazie per le indicazioni. Al momento non è un'esigenza reale. Più che altro per "studio"
     
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    docelektro (non mi trovate anche su facebook)
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    La soluzione più logica per rigenerare un cinescopio è quella di avere una tensione variabile e ultracontrollata in corrente e salire poco per volta facendo scariche controllate a filamento caldo (se possibile un goccio più caldo del normale) .

    Nessuno avvisa però che specialmente sui tubi delta (che dal greco qualcuno ogni tanto lo si rigenerava) cambiano poi tutte le tarature perchè i tre catodi di fatto non si rigenerano mai allo stesso modo.

    E occorre ritarare tutto il circuito sia con le 3 g2 che i tre trimmer della dominante.

    il rigeneratore di cinescopi che aveva in quel laboratorio era una cosa con scritte in cirillico ,c'era un manopolone a scatti per la tensione di filamento e per l'alta tensione un trasfo con una serie di induttanze e un assurdo sistema con un contrappeso e un induttanza a nucleo sfilabile.

    Anche qui altre due manopole a scatti tipo reostato del tram.

    A ogni scarica una lampadina con una molla dentro al posto del filamento dava dei lampeggi arancioni.

    Un altra soluzione per ridare vita a qualche tv oramai cadavere con colori slavati era aggiungere una spira sull'avvolgimento di filamento e almeno si evitava che l'immagine andava in negativo . Ma era proprio l'ultima spiaggia....
     
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    Albel e docelektro.. Sono d'accordo assolutamente con voi.. Io in 40 anni non sono mai riuscito ad ottenere risultati soddisfacenti... Il mio aveva un corpo centrale con diversi cavi intercambiabili terminati da uno zoccolo diverso.. Quando lo accendevo e si cominciavano a vedere le scariche sulle griglie bisognava solo fare gli scongiuri... Infatti si diceva sempre al cliente che era l'ultima spiaggia e al limite si buttava tutto. Anche io aggiungevo qualche spira in più sul secondario del trasformatore di riga che alimentava il filamento(lo avvolgevo sulla ferrite) ma anche lì durava poco... Con televisori completamente a valvole ogni tanto si tentava con un sistema pericolosissimo cioè staccando la ventosa, con le dovute cautele, la si faceva scaricare sui piedini dello zoccolo... A volte funzionava... Cose da pazzi..
     
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    Oddio🤣🤣🤣 peggio di quello che io avrei mai osato pensare di fare 😅 🤣🤣.
    Un amico mi ha dato un televisore che dice che si vede praticamente solo rosso. Può essere che sia un problema di taratura, può darsi che sia un problema fra catodo e filamento. Ma è un televisore assolutamente sacrificale. Appena ho tempo vedrò di capirci qualcosa e vedere se questi apparecchi rilevano il problema è o un'eventuale corto. Tanto finirà sempre nella spazzatura (da leggere isola ecologica)
     
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    Prima di intervenire sul cinescopio controlla le tensioni sulle G2 e sui catodi del cinescopio se sono regolari.
     
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    Da ragazzo passavo il tempo frequentando il laboratorio di Salvatore, il riparatore radio tv del paese.
    Lì recuperavo tutto ciò che lui buttava.
    Ricordo che aveva realizzato un rigeneratore che funzionava in alternata pura direttamente alimentato con la tensione di rete.
    In serie all'alimentazione aveva posto una lampadina a baionetta BA9s a 220v di quelle usate come spia.
    Mi diceva che se la lampadina fosse rimasta accesa significava presenza di cortocircuito, che durante la scarica doveva lampeggiare e a fine pulizia rimanere spenta.
    Aveva anche costruito un piccolo generatore di barre direttamente nello scatolino di un demiscelatore Fracarro, quello blu...
     
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    Questo è uno dei due. Secondo me rifarla gli anni 80.
     
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    Si Danilo è quello che avevo io... Dovrebbe avere i cavi con i vari zoccoli..
     
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    No purtroppo non ho gli zoccoli. Ma con te starò sullo scoppio ho capito i vari cavi a cosa servono. Ne ho un'altra in magazzino e appena posso metterò le foto
     
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    I cavi servivano per adattare il rigeneratore ai vari tipi di cinescopi.
     
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    Sì purtroppo dovró in caso di utilizzo connettere manualmente filo per filo aipin
     
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    Si fino ai delta si riesce perché hanno i pin liberi, i successivi in linea purtroppo occorrono gli zoccoli i pin sono solo accessibili all'esterno.
     
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    Et adversis ventis impavide navigabimus
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    Ma poi, quello che non ho mai capito, se il tubo è sotto vuoto da dove salta fuori l'ossigeno necessario a far ossidare i catodi?
    Al momento della fabbricazione non viene inserito un gas che neutralizza le ultime impurità presenti all'interno del tubo?
     
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