Posts written by Palgelo

  1. .
    Ne ho una di colore diverso, anche la scala parlante è differente,

    per il resto sembra uguale.
    E' stata salvata dalla discarica quasi trent’anni fa ma non l’ho mai revisionata.

    Manca la manopola centrale (quella visibile non è la sua, mentre quella sinistra è in attesa si un po’ di resina che rimetta insieme i pezzi.

    Per il resto dovrebbe essere a posto.
    IMG_5737b
    Forse è arrivato il suo turno, vediamo i prossimi giorni.
  2. .
    Le prestazioni del ricevitore sono certamente modeste,

    la cosa che mi sorprende è che collegando come antenna un cavo elettrico di circa 3 metri di lunghezza e successivamente rimuovendolo, la ricezione sui 1062 di Rai 1 resta praticamente invariata.

    Relativamente alle ferriti, considerando la qualità del lavoro non parrebbe realizzato in fabbrica, la posa della cera e molto approssimativa, finendo per impregnare parte della componentistica saldata in prossimità, inoltre il tagli delle ferriti sono molto imprecisi e le superfici irregolari, tanto da far supporre che siano ricavate da altre di recupero.

    Ho poi difficoltà a capire come eseguire una taratura con una ferrite immersa nella cera.

    Per valutare il ricevitore ho eseguito un test, non so quale valenza possa avere, per questo chiedo un Vostro sen’altro più autorevole parere.

    Ho utilizzato i seguenti strumenti (di cui allego foto):


    Generatore RF, collegato all’ingresso antenna (atenuatore -40dB, Modulazione 40%, segnale modulante da un kHz);

    Frequenzimetro, collegato al generatore RF per controllare la frequenza generata;

    Voltmetro RMS, collegato all’altoparlante.

    Str

    La prima prova in onde medie, condensatore variabile completamente chiuso, volume al massimo, ottengo la massima tensione di 4,6 volts a una frequenza di 518 kHz poi segue:

    kHz 550 V 4,6
    kHz 600 V 4,6
    kHz 700 V 4,3
    kHz 800 V 4,0
    kHz 900 V 3,70
    kHz 1000 V 3,6
    kHz 1100 V 3,4
    kHz 1200 V 3,1
    kHz 1300 V 2,8
    kHz 1400 V 2,4
    kHz 1500 V 1,95
    kHz 1600 V 1,456
    kHz 1700 V 1,3
    tutto aperto kHz 1745 V 0,8

    Nella documentazione Philips il ricevitore risulta costruito per ricevere in onde medie da kHz 533 a kHz 1563.
    Anche considerando solo questi estremi, il comportamento non appare molto lineare.

    La successiva prova in onde lunghe, da un risultato decisamente differente.
    Tutto chiuso kHz 139 V 4,5
    kHz 150 V 4,4
    kHz 180 V 4,4
    kHz 200 V 4,4
    kHz 220 V 4.4
    kHz 250 V 4.4
    kHz 280 V 4.4
    kHz 300 V 4.3
    kHz 330 V 4.2
    kHz 350 V 4.1
    kHz 380 V 4.1
    kHz 400 V 4.1
    kHz 420 V 3.9
    tutto aperto kHz 444 V 3,5

    Gli estremi di funzionamento dichiarati da Philips sono kHz 157 e kHz 424.



    Chiedo agli esperti:

    ha qualche utilità la prova che ho eseguito?
    è possibile rendere lineare anche le onde medie?
  3. .
    Lorenzo, ti ringrazio per la risposta.

    Ho estratto un altro pezzo di ferrite dalla sezione di bobine dedicate all’oscillatore locale e sto cercando di capire se queste sono sempre state presenti oppure aggiunte successivamente.

    La Philips 203 è un piccolo ricevitore del quale esistono diverse varianti dello stesso.

    Oltre questo, esistono anche la 204 e la 208 anch’esse ricche di diversificazioni.

    La differenza più evidente, tra la 203 e la 204 è che, oltre le onde medie e le lunghe, la 204 a anche le onde corte,
    mentre tra la 204 e la 208 parrebbe principalmente di ordine estetico, in quanto il contenitore risulta di forma differente.

    All’interno di questa moltitudine di varianti, sarebbe interessante riuscire a censire e classificare in modo ordinato evidenziando le differenze.

    La documentazione reperibile il rete è notevole, la difficoltà è spesso capire esattamente a quale modello e variante appartiene.

    Vi è inoltre (almeno per me) una ulteriore difficoltà essendo la maggior parte in lingua tedesca e (credo) olandese.

    Attraverso il sito RadioHistoria.sk, sono riuscito ad avere (inviata attraverso email) documentazione relativa alla produzione Cecoslovacca della Philips 203 e 208.
    La documentazione senz’altro interessante è però in slovacco.

    Tra tutto questo credo comunque di aver capito che le possibilità di taratura di tutti questi ricevitori è abbastanza limitata, in quanto, sia le medie frequenze che la sezione di aereo e oscillatore locale sono tarabili solo agendo su particolari condensatori nei quali, una delle armature è costituita da filo avvolto su un supporto isolante (vedi foto). La capacità può essere variata aumentando o diminuendo in numero di spire sopra il supporto.

    Nel mio 203 di questi condensatori dovrebbero essercene due rispettivamente in parallelo alle due sezioni del condensatore variabile. In realtà io ne ho individuato solo uno (vedi foto).

    Tutta la sezione d’aereo (nello schema indicata con S17-S18-S19-S20) è all’interno del contenitore cilindrico che nella foto ho contrassegnato con A, mentre quella relativa all’oscillatore locale(S37-S38-S39-S40) nel contenitore che ho contrassegnato con B.

    I due cilindri risultano forati nella parte superiore, mentre in quella inferiore, e presente il foro del tubo di supporto delle diverse bobine. I tubi di supporto non presentano filettatura interna.

    Nella sezione d’aereo ho rimosso una ferrite piuttosto lunga, di diametro molto inferiore a quello interno del tubo di supporto e completamente immersa nella cera.
    Nella sezione relativa all’oscillatore locale erano presenti due piccole ferriti sistemate ad altezze differenti, anche queste completamente immerse nella cera.

    Anche dallo schema elettrico (interpretando la simbologia) gli unici elementi variabili, sembrano essere il C18 in parallelo con il C6 e il C38 in parallelo con il C8.

    Nessun elemento (ferriti e/o compensatori) sembrano presenti anche nelle medie frequenze.

    Allego nuovo schema elettrico, il più corrispondente alla 203U-14 in mio possesso.

    Allego anche una foto dove sono visibili gli estremi inferiori dei supporti delle bobine, all’interno dei quali erano contenute le ferriti.

    Altre questo, ho provato ha sostituire la lampadina neon bruciata con altra recuperata da una lampada spia, questa accende ma credo non sia idonea in quanto la luminosità è molto bassa.

    Tra i vari problemi che mi rimangono da risolvere, uno interessa il condensatore variabile che in alcuni punti sembra andare in corto.

    Saluti

    Angelo

    jpg1_12_13_14_0

    immagine del condensatore a capacità variabile3_2
  4. .
    Vedo che si è scombinata la tabella delle tensioni,
    provo a riscrivere:

    UCH21 (1)
    2 ah 147,2
    3 At 92.0
    4 gt -5.8
    5 g2,g4 87.5
    6 g1 -1.9
    7 k -5.8

    UCH21 (2)
    2 ah 146.3
    3 at 44.0
    4 gt -1
    5 g2,g4 87.9
    6 g1 -2
    7 k 0.0


    UBL21
    a 150.6
    g1 -7.5
    g2 145.4
    d1 -1.1
    d2 -1.1
    k 0.0
  5. .
    Ci siamo,
    la piccola 203 manifesta il suo risveglio con un robusto “vagito”.

    L’attività più impegnativa è stata la sostituzione dell’isolante in tutti i fili presenti, inoltre,
    sostituiti quasi tutti i condensatori e una resistenza interrotta.

    Eliminati alcuni componenti appartenenti a modifiche varie, tra i quali due condensatori e una resistenza.

    Ho inoltre rimosso (in attesa di capire la loro funzione) due ferriti inserite dal basso nelle due sezioni di “aereo” e bloccate con della cera.

    In sostanza ho cercato il più possibile di rispettare lo schema elettrico originale della 213U-14.

    A questo punto, ho alimentato con il varic e nell’arco della giornata di ieri, gradualmente, ho portato la tensione fino a 150V, verificando continuamente la corrente, che è arrivata a circa 0,15 A.

    La radio a cominciato a manifestare i primi sistomi di attività attraverso un leggerissimo ronzio.

    Ho collegato il generatore BF alla griglia del triodo della seconda UCH21 e in altoparlante si è manifestato un bel segnale da 1 KHz.

    Questa mattina riacendo, porto gradualmente la tensione fino a 220 V (assorbimento 0,21 A), controlo le tensioni:
    piedino UCH21 (1) UCH21 (2) UBL21
    2 ah 147,2 ah 146.3 a 150.6
    3 at 92.0 At 44.0 g1 -7.5
    4 gt -5.8 gt -1 g2 145.4
    5 g2,g4 87.5 g2,g4 87.9 d1 -1.1
    6 g1 -1.9 g1 -2 d2 -1.1
    7 k -5.8 k 0.0 k 0.0

    A questo punto sono graditi commenti, a parer vostro, queste tensioni sono corrette?

    Ho continuato con il generatore RF, media frequenza 453 khz, tutto ok.

    Ho collego il generatore all’antenna e sintonizzato a 1062 khz (RAI 1). Sostituito il generatore con circa 3 metri di fili elettrico, RAI 1 è udibile con un segnale molto forte.

    Questo e tutto finora, ho ancora molto da fare per ultimare il restauro, ma penso che da questo punto in poi sia più o meno tutto in discesa.

    Ora ci fermiamo, buon pranzo a tutti!!!

    Angelo
  6. .
    Sto continuando nel ripristino dell’isolamento dei vari fili presenti nei cablaggi.

    Faccio questo dissaldando il filo solo su un lato, successivamente sbriciolo il vecchio isolante utilizzando una pinza,
    pulisco e inserisco un nuovo tubetto isolante.
    Durante questa operazione sto rimuovendo i condensatori e su questi eseguo alcune misure (possiedo un capacimetro, il misuratore di ESR di N.E. e ho inoltre realizzato uno scattolotto da collegare al variac che consente di alimentarli in continua sino alla loro tensione di lavoro).
    Il risultato sulle misurazioni fatte al momento e disastroso, ho dovuto sostituire tutti i condensatori esaminati, compresi quelli da 1 nF e 22 nF.
    Per quanto riguarda le valvole non ho ancora eseguito misure, non mi preoccupano molto anche perché ne ho diverse nuove di ricambio (comunque, se funzionanti, preferisco sempre mantenere le originali). Per le misure sulle valvole ho un vecchio provavalvole SRE modificato aggiungendo zoccoli e strumento.

    Ti ringrazio per i consigli relativi alle modalità di controllo del sistema di alimentazione e su come eseguire la prima alimentazione.

    Appena alimento (tra qualche giorno perché procedo molto lentamente) comunico i risultati.

    Grazie per i preziosi consigli

    Angelo
  7. .
    Complimenti Lorenzo,

    risposta veramente esaustiva.

    Già in passato, in altre radio, ho avuto modo di sostituire lampadine dello stesso tipo.
    Le ho recuperate da vecchie spie rimosse da un quadro elettrico dismesso e ne ho ancora diverse.
    In effetti ho dovuto aprire il portalampada e recuperare il contenuto, cosituito dalla lampadina e dalla resistenza collegata in serie.

    Il mio dubbio, nel caso specifico, era il suo ruolo all’interno del sistema d’accensione.
    Dubbio ampiamente chiarito nella tua risposta.

    Ho una ulteriore domanda, considerando che non è possibile alimentare la radio senza le valvole,
    esiste un modo per eseguire dei test senza queste?

    Grazie

    Angelo
  8. .
    Quindi, se non ho capito male, il neon è parte attiva nel sistema di alimentazione.

    La prova con la resistenza 120k Ohm, consiste nel sostituire la lampadina con questa e successivamente alimentare la radio con 220 V?
  9. .
    Con la lente da 10X, sul vetro della lampadina sono riuscito a leggere PH Z10.
    PH sta quasi certamente per Philips (dovrebbe quindi essere di loro produzione).
    Z10 non ho idea.
  10. .
    Ho trovato uno schema più leggibile

    Si, è sicuramente isolato, Allego foto del C75 incartato
    SB_203_U_0IMG_5652_0
  11. .
    Ringrazio per le risposte,

    il positivo del C75 è collegato a massa (sul metallo del telaio), il negativo è in continuità con in contenitore metallico del condensatore, questo però, come si vede nella foto è avvolto su carta e fissato al telaio con una fascetta di cartone.
    La L9 è una lampadina spia, il filamento risulta bruciato, non è possibile rilevare le caratteristiche (allego foto).

    Per il C75 ho un 100uF 63 V che dovrebbe andar bene.

    Saluti
    AngeloScan10006
  12. .
    1_02_03_0jpgjpgjpgjpgjpg

    FORSE CI SIAMO
  13. .
    Non riesco ad allegare le immagini
  14. .
    Buon pomeriggio a tutti,

    Da alcuni giorni sto lavorando su una Philips 203U.
    La prima operazione è stata quella di ripristinare l’isolamento dei vari fili, sostituendo l’isolate (praticamente cristallizzato) con del tubetto nuovo.
    Adesso sto verificando la bontà dei condensatori (su tre controllati, tre sostituiti).
    In particolare ho alcuni dubbi per la sostituzione del C75, condensatore elettrolitico da 100uF. Sull’originale è leggibile la capacità di 125 uF ma non la tensione di lavoro (risulta cancellata), inoltre è collegato con il positivo a massa.
    Potete cortesemente indicarmi quale è la funzione di questo condensatore e quale la tensione di lavoro?

    Allego immagini e schema

    Grazie per le risposte

    Angelo
  15. .
    Ciao Stefyyy, guarda nel link:

    www.mbhifi.it/volete.htm
41 replies since 28/3/2016
.